SON: Eccoci di nuovo qua. A commentare di un Toro da dentro o fuori. E non parliamo di Champions’ League o Uefa. Parliamo ancora del maledetto rischio di finire in B, cosa alla quale oramai ci stiamo abituando sempre di più, nostro malgrado. Ci ritroviamo di nuovo a commentare di un Toro-Samp che sa di ultima spiaggia davvero: potremo restare appesi ad un filo di speranza (solo in caso di vittoria), o dovremo arrenderci e dichiarare la resa? La cosa non è da Toro, per questo credo che potremmo ancora risollevarci. Come abbiamo fatto negli scorsi 2 anni, quando le partite da vincere le vincemmo. Quest’anno ci è andata meno bene, perché sono stati clamorosi e penalizzanti quei pareggi casalinghi contro Reggina e Chievo, quando già si respirava l’aria di partita fondamentale. Potremmo rivedere un Toro vittorioso, come fu in primavera scorsa contro il Napoli e poi contro il Livorno, garantendoci la salvezza matematica. Certo è che se non iniziamo a segnare sarà dura. Ma il Toro non deve mollare mai, e in questa gara così importante possiamo ancora far sentire il nostro orgoglio. “Forza ragazzi lottiamo con onore, per il Torino, per il suo grande cuore”.
mondo granata
O la vA, o la spacca!
FATHER: La partita di andata a Mantova fu un vero disastro, appena mitigato nel finale da Elvis Abbruscato che limitò i danni a un pur inquietante 4 a 2. Come è lontana quella data. Anche perchè nessuno, ma proprio nessuno dubitava che al momento del ritorno avremmo potuto rovesciare la situazione. È stata una battaglia, l'ultima volta con 60.000 spettatori, i supplementari, il trionfo, persino la grande paura sul tiro di Gasparetto allo scadere sembrava più scaramantica che reale. E' stata la nostra ultima soddisfazione. Sarebbe bello affrontare i blucerchiati con la stessa voglia di vincere. La stessa, per intenderci, che ci portò a vincere quattro a zero i pigiami in un lontano derby quando avevamo appena perso il nostro miglior attaccante. Tre goal di Nestor la Foudre, uno di Carelli che sostituiva proprio l'immenso Gigi. Possiamo farcela. Ma devo dire che in cuor mio mi sento molto, molto meno tranquillo. È l'età? O la delusione?
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