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Oggi le coliche (*)

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di Silvia Lachello Buongiorno Toro... venerdì dovevo ancora smaltire la rabbia per la penosa vicenda relativa alla "partita" contro il Padova, quando - inaspettatamente - qualcosa è intervenuto al fine di distrarmi.Che cosa? Una...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Buongiorno Toro... venerdì dovevo ancora smaltire la rabbia per la penosa vicenda relativa alla "partita" contro il Padova, quando - inaspettatamente - qualcosa è intervenuto al fine di distrarmi.Che cosa? Una colica renale. Vabbe’, resisto resisto resisto, e poi vado al Pronto Soccorso. Codice verde: si intona col colore della mia faccia. Mi visitano quasi subito."Si stenda sulla barella", dice la dottoressa, "e si tolga il pile."Rimango in t-shirt: quella di Capitan Valentino.L’infermiere la vede e, mentre mi infilza uno spiedo nel braccio, si china verso di me dicendo: "Forza Vecchio Cuore Granata...""Sono al sicuro," penso, "Sempre forza!", rispondo, mentre si avvicina il tirocinante che (quale ardire!) mi chiede a chi appartenga il volto impresso sulla t-shirt."A Valentino Mazzola, Capitano del Grande Torino!", dico acidamente (maro’, quanto sono antipatica quando sono antipatica...) ed egli, teneramente, confessa: "Mi scusi, non conosco molto bene il calcio..."Vengo distratta dall’affaccendarsi del Fratello intorno al mio braccio e vengo spedita a fare ecografia e raggi X, aggirandomi come un fantasma sperso.Infine visita specialistica e rimpallo dalla dottoressa di prima per le dimissioni (tutto ciò ha richiesto circa tre ore... credevo peggio...).Devo aspettare un po’: c’è un altro paziente in sala medici.Nell’attesa mi avvedo di avere un po’ di sangue, colato precedentemente, sul braccio. Sospiro.Un tizio sotto flebo mi guarda, sorride e poi favella: "Il tuo sangue non poteva che essere in tinta con la maglietta".Sorrido pure io. "A strisce, giammai!", replico ed entro in sala medici.Un po’ di bla bla bla, cordiali saluti, a mai più rivederci (speriamo...)... l’infermiere esce dalla sala con me, "Forza Toro!" dico, "Sempre!" risponde, "Sempre forza Toro!" aggiunge il tizio sotto flebo.Esco dall’ospedale e quasi mi dispiace che non stia più piovendo.Sono senz’auto, non so se sia finito lo sciopero dei mezzi, non voglio farmi pelare viva prendendo un taxi: vado a piedi. Due chilometri o poco più e sono a casa.E cammino cammino cammino. Non ho più male, sono libera, quest’aria fresca è corroborante.Cammino e sorrido, con quel sorriso che non vedo ma sento.Sento anche di stare da Dea, senza quel dolore impertinente e costante e giuventino... che ritorna per buona parte del sabato. Mi dà tregua giusto quel tanto che mi permette di vedere la partita finché non mi addormento con la testa sul tavolo. Vengo svegliata dal cronista che urla CHE GOOOOL!!! e non capisco chicosadovequando. Steva. Madoi, che gol... madoi, che resto della partita che non avrei voluto vedere.Arriva la domenica e realizzo tre cose: fa un freddo becco, senza coliche si sta meglio, siamo Campioni d’Inverno. E tutto deve ancora succedere.Strano incontrare Fratelli in una corsia d’ospedale, buffo dimenticarsi per un attimo dolori lancinanti, noioso lamentarsi di essere primi in classifica.Che questa settimana sia migliore per tutto e per tutti e tu, Toro, riposati un po’: lo sto facendo pure io, Moto Perpetuo... dopo sarò di nuovo pronta a conquistare il mondo.Forse non ci riuscirò, provaci almeno tu.Buona settimana!(*) Il titolo mi è stato gentilmente offerto dall’Esimio Direttore di codesta testata.