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Oltre la siepe

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"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che...
Redazione Toro News

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

 

Ci serva da lezione. Ciò che è successo al Toro negli ultimi anni può servirci per capire che nella vita di ciascuno e nella vita di un gruppo di persone che si riconoscono negli stessi valori, le cose cambiano molto velocemente a causa dell’avvento di qualcuno che di questi valori fa scempio.

Per anni abbiamo pascolato sereni in un prato verde difeso da verdi alberi, piantati per proteggerci dai venti e dalle intemperie. I nostri predecessori avevano fatto tutto bene, a livello di organizzazione della società, della crescita dei giovani, con un buon mix di rapporto con noi tifosi e di autonomia quando si trattava di lavorare sodo ed indisturbati. Tutto questo si perde nella notte dei tempi, come per i pascoli dell’Irlanda o della Scozia o della Normandia. Poi arriva uno che dice che tutto ciò è bellissimo ma costa troppo e invece di un verde prato circondato da siepi e con gli uccellini che intonano cori dalle curve, ci mette in una piccola stalla, chiusa, senza prato, ci da del mangime fatto con roba di scarto, non vediamo più il sole e non sentiamo più il vento. E se prima, pur liberi di andarcene attraversando un siepe fatta di nulla, restavamo, affezionati a questi valori, ora chiusi in questo simulacro di vita sportiva, ci siamo immalinconiti e ci viene tanta voglia di andarcene e mollare tutto. Chissà se siamo ancora in tempo ad incornare questo Padrone? Senza di lui chi ci darà da mangiare? Senza di lui, fuori ci sono prati verdi e vento di mare. Riprendiamoci quell’insieme di valori/attitudini/comportamenti che dovrebbero caratterizzare il tifoso del Toro e il suo popolo, distinguendolo dal resto del panorama del tifo italiano.Unità, ironia, competenza, sportività e capacità di ribellione all’oppressione dei potenti, economicamente e mediaticamente.Siamo arrivati ad un bivio: o ci rassegniamo a guardare il muro grigio di questa stalla che è diventata il Torino FC o ci ribelliamo e sfondiamo questo portone fatto di falsitàScusatemi se ho paragonato il popolo granata ad una mandria di tori, ovviamente siamo uomini e donne, ognuno con i propri valori ed una spiritualità, che per donne e uomini granata comprende anche il valore della maglia che i nostri “vecchi” ci hanno trasmesso, per un colore e una storia che viene da lontano, si perde nel tempo, fatta di grandi dolori e intense gioie.Non lasciamo che l’Usurpatore ci imprigioni e ci blandisca con promesse e false parole, ribelliamoci o i nostri valori saranno perduti e dimenticati.Beatrice Pecchenino