mondo granata

oSKAr ‘Un concerto giusto e dovuto’

oSKAr ‘Un concerto giusto e dovuto’ - immagine 1
Domenica 11 dicembre grande kermesse musicale alla Maison Musique di Rivoli, concerto di beneficenza a favore degli ultras granata arrestati. A proposito abbiamo sentito l'organizzatore del progetto, oSKAr degli Statuto.Com’è nata...
Redazione Toro News

Domenica 11 dicembre grande kermesse musicale alla Maison Musique di Rivoli, concerto di beneficenza a favore degli ultras granata arrestati. A proposito abbiamo sentito l'organizzatore del progetto, oSKAr degli Statuto.

Com’è nata l’idea del concerto?

"Siamo gli Statuto, complesso musicale Mod composto da tifosi granata, parte integrante della tifoseria Ultrà della Maratona (Granata Mods dal 1986), alcuni di noi hanno seguito in piazza tutte le vicissitudini di questa estate, fin dalla prima bocciatura della Covisoc. Dal primo sabato mattina al Fila, con marcia fino al Comunale e alla fine il comizio fatto sopra i bidoni da Margaro. Siamo passati ai giorni e alle manifestazioni seguenti in piazza Arbarello, a Superga, al Lingotto, poi sotto il Municipio, fino a quell’1,18 della notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, quando il collaboratore del sindaco scese giù dal Municipio a comunicare che il Toro era passato di proprietà al sig. Urbano Cairo. Era il minimo che potessimo fare per dei fratelli che hanno condiviso con noi la protesta, mettendoci la faccia e pagandone le conseguenze, a nome di tutto il popolo granata. Poteva capitare a chiunque fosse sceso in piazza quel giorno! Avessimo le possibilità di Vasco o Ligabue, avremmo fatto una maxi-donazione, ma noi siamo "artisti-proletari", viviamo con la nostra musica, ma con un tenore di vita che può avere un operaio (abbiamo la fortuna di faticare di meno, siamo quindi privilegiati) e non abbiamo la forza economica di dare un vero aiuto ai fratelli. Ecco perché abbiamo sfruttato la nostra attività musicale per organizzare l’evento e sensibilizzare l’opinione pubblica. Dal 1987 la nostra "Ragazzo ultrà" è simbolo musicale delle curve italiane, giusto e dovuto far di tutto per i nostri fratelli in difficoltà".

Chi sono stati i primi gruppi che hanno aderito al progetto?

"Innanzitutto Davide della Maison Musique che ha dato la disponibilità gratuita del locale con impianto e back-line, ma tutte le band iscritte hanno aderito subito, appena letto il forum di Toronews, una cosa pazzesca! In poche ore i gruppi disponibili erano già una ventina e, purtroppo, chi si è fatto avanti anche solo qualche giorno dopo, non ha avuto modo di trovare spazio, non certo per "selezioni", ma per una questione logistica. Una grossa dimostrazione di solidarietà fra i fratelli granata e di potenza informativa di Toronews.net, anche la grafica del volantino realizzata da Claudio e la stampa del tipografo sono state assolutamente "volontarie".

Che idea ti sei fatto di quel tremendo 25 agosto?

"Uno dei giorni più brutti della storia granata. Con tutti i danni e le prese in giro subite, quella giornata è stata una vera goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo anni di umiliazioni e inganni, la nostra gente non ne poteva più. Detto questo, i fatti capitati sono molto confusi e credo difficili da poter raccontare in una cronistoria dettagliata"

Sappiamo che vivi molto da vicino il Toro, dov’eri quel giorno?

"Ero a Soleto (LE) per un concerto. Eravamo partiti a mezzanotte tra il 24 e il 25 agosto e avevo lasciato piazza del Municipio alle 22, solo due ore prima, dove pareva fosse solo questione di minuti per avere l’annuncio ufficiale dell’arrivo di Cairo. Mia madre mi telefonò al mattino per dirmi cosa succedeva e ricevetti per tutto il giorno telefonate da alcuni fratelli granata che mi credevano in piazza e che volevano sapere cosa succedeva, oppure di altri che mi tenevano informato. Alcuni amici Mods di Roma mi leggevano dal lavoro Toronews ed ero angosciato. Alla sera il concerto andò molto bene, c’erano 5mila persone, ma io avevo lo stomaco devastato e cantai con la morte nel cuore. Un dramma, credetemi".

Vi aspettate molta gente da questo concerto?

"Il nostro desiderio è di dare un aiuto concreto ai fratelli che ne hanno bisogno, se oggi il Toro è tornato a darci soddisfazioni, con un Presidente straordinario che ci ha regalato un mister fantastico, è soprattutto grazie a coloro che hanno fatto in modo che chi voleva ancora speculare sul Toro si tirasse indietro! Quindi aspettiamo l’aiuto di tutti i tifosi granata al concerto e nei tempi a seguire, con donazioni sul conto corrente apposito, aperto a loro sostegno".

Girando per l’Italia avete notato dell’interesse, fuori Torino, riguardo agli arrestati granata?

"Sì, abbiamo ricevuto solidarietà dai gemelli viola e genoani, ma l’iniziativa è stata apprezzata da tanti gruppi Ultrà in Italia. Sono addirittura arrivate e-mail di "rispetto" da tifosi della Juve".

Due parole: cosa sarebbe ora il Toro con Giovannone al posto di Cairo?

"Non lo posso sapere. Però so che il Toro di Cairo è quello che ci ha ridato una felicità che sognavamo da anni, questo è importantissimo! Nessuno avrebbe potuto fare meglio. Quindi...".

In tutto questo caos però alla fine chi l’ha fatta franca è stato Cimminelli, dei d’accordo (a parte il fallimento)?

"Chi è Cimminelli?".

 

 

 

 

 

 

Marina Beccuti

 

tutte le notizie di