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Ottimista sì…

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"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli...
Redazione Toro News

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

Chi scrive e' un inguaribile ottimista, che nelle ultime giornate e' riuscito ancora ad entusiasmarsi, per un dribbling di Lazarevic o per aver visto in Budel un centrocampista quasi vero, di quelli capaci a mettere ordine in mezzo al campo.Nonostante ciò, credo sia sempre più dura proseguire nell'impresa dell'ottimismo.E' davvero strano questo Toro. Mi da sempre la sensazione di essere quadrato e solido, sa stare in campo in modo autorevole e difficilmente lascia l'iniziativa alla squadra avversaria.Considerando i limiti evidenti di una squadra non certo costruita per conquistare la “A” diretta, credo che questa sia già una gran cosa. E bisogna ringraziare Lerda se l'armata Brancalone di inizio stagione ora sembra una squadra.Certo, si costruisce sempre poco in fase offensiva, ma questo rientra nella logica dei limiti del nostro organico poc'anzi esposti.Aggiungo che nel calcio si vedono oggi ben poche partite brillanti, ed anche le miliardarie squadre a strisce devono faticare per battere in casa squadre di provincia come Cesena, Brescia o Chievo. Quindi in proporzione ci può anche stare che il Torello di questi tempi fatichi con il cittadella. Di questo non mi scandalizzo.Ciò che fatico a comprendere e' come si possa depauperare il lavoro di fatica fatto in campo con errori grossolani, a volte frutto di distrazioni collettiva. A Varese ritengo si sia giocato un ottimo primo tempo, in linea con le prestazioni dell'ultimo periodo. Poi si prende un gol allo scadere del tempo, con una difesa schierata in sei, contro tre attaccanti. Roba da non credere. Rientriamo dagli spogliatoi e una papera del portiere ci affossa definitivamente. Con il cittadella, una partita assolutamente da vincere con una squadra innocua, ci autopuniamo con un'autorete che e' inutile perder tempo a raccontare. In ambedue i casi preoccupa, più che il gioco, l'assenza di reazione alle "disgrazie" e una difesa debole, priva di uomini simbolo, arcigni, che riescano a trascinare in compagni nei momenti difficili. La perdita di Loria e Sereni, purtroppo, si fa sentire. Uomini così erano in grado di cambiare le partite, almeno in questa categoria.Per questo ritengo che il problema principale oggi sia proprio in difesa.Il centrocampo credo che ora possa beneficiare di un buon inserimento come quello di Budel, che da quello che ho visto sabato forse potrà dare anche un discreto apporto di qualità.Per quanto riguarda la fase offensiva, credo sia ora di far rifiatare Sgrigna, che non posso credere sia il giocatore di queste ultime partite.Completamente avulso dal gioco, in attesa di una giocata che possa salvare la partita. Purtroppo in serie “B” non ci si può permettere due giocatori così assenti dalla manovra (ndr L'altro é Bianchi).Direi quindi che i due nuovi acquisti capitano proprio nel momento giusto, sperando che il tanto sospirato esterno Gabionetta, in Brasile durante il periodo di inattività, abbia fatto poco bunga bunga e sia pronto a fornire palloni buoni a Bianchi.Antenucci se confermerà le qualità di bomber mostrate l'anno passato, potrà aumentare un potenziale offensivo che ad oggi si é dimostrato, tanto per cambiare Bianchi dipendente.Anche se l'unica volta che abbiamo fatto tre gol, quest’anno, Bianchi non c'era.Era la partita in casa con il Modena. Una partita in cui, andati sotto, abbiamo saputo reagire con rara grinta e determinazione.Ecco, più che suggerimenti tattici, a Lerda mi sentirei di consigliare un intervento motivazionale sui ragazzi, perché con il Cittadella bisognava avere la stessa grinta di quella partita con il Modena, mentre invece mi sembra che attenzione, grinta e determinazione sono qualità che quest'anno vengo usate a fase alterne.Bisogna lavorare su questi aspetti se si vuole agganciare il quinto sesto posto, obiettivo potenzialmente raggiungibile per questa squadra non certo di fenomeni, ma di ragazzi che ce la stanno mettendo tuttaPS: l'articolo e' stato scritto dopo Torino Cittadella. Dopo Crotone Torino, e con l'inserimento dei nuovi acquisti, la situazione non cambia un granché. Lerda cambia modulo, esprimiamo buon gioco, buon ritmo, ma non riusciamo più a vincere. Di buono, c'e la reazione al gol del Crotone, una palese ingiustizia per quanto visto in campo sino a quel momento. Comunque il piglio della squadra in campo era quello giusto, e lascia ben sperare per il futuro. Renzo Liaj