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mondo granata
di Silvia LachelloBuongiorno Toro... c’era una volta un bellissimo giardino che rendeva felici i suoi visitatori per la varietà di piante in fiore. Poi una grandinata, uno sciame di locuste particolarmente affamate, i frammenti di un satellite della NASA (*), un colpo di sfiga burrascoso, ridusse il bellissimo giardino ad un deserto.I giardinieri, coloro che si prendevano amorevole cura delle pianticelle, ne furono devastati, ma non temettero nel ricominciare da capo. Zapparono, misero a dimora semi, concimarono, controllarono l’esposizione alla luce e il rifornimento d’acqua, e videro rifiorire quello che era diventato, per gli eventi sopra descritti, un campo adatto solo per una partita di pallone con i demoni.Avvennero però altre sciagure: passarono per quel luogo incantato diverse tipologie di vandali che fecero di tutto per nullificare e, in parte, ci riuscirono. Ma giunsero salvatori e poi nientemeno che un Papa... niente da fare: il giardino stentava a riprendere l’antico splendore.Tuttavia i visitatori del giardino non avevano perso, in tutti quegli anni, l’abitudine e la voglia di andare a vedere come stesse procedendo, forse lo facevano per abitudine, forse lo facevano per disperazione, forse lo facevano per amore... forse lo facevano e basta.E quando il giardino sembrò di nuovo offrire premesse, e non più promesse, di prosperosità... be’, sapete che cosa accadde? Che si guardarono in faccia e si dissero cose opposte.“No, non mi bastano più neanche le premesse!”, “Non tornerà mai più ad essere il giardino di un tempo!”, “Piuttosto che accontentarmi di un giardinello, imparo a ricamare a punto croce e riposino in pace!”, dicevano alcuni.“Apperò! Sembra che la primavera porterà buoni frutti!”, “Finalmente potremo di nuovo passeggiare sotto fronde fiorite!”, “Fosse che fosse la volta buona...”, dicevano altri.Il bianco e il nero, praticamente (perdonate la volgarità).Nessuno aveva ragione, tutti aveva ragione.E vissero felici, infelici, contenti e scontenti, fino alla fine dei tempi senza voler vedere, né gli uni né gli altri, che la Verità e le Speranza camminavano, come sempre avevano fatto, tenendosi a braccetto, guardandoli e sorridendo.Non aggiungo altro se non il mio augurio affinché sia un fine settimana di conferma... o, in mancanza di essa, di serenità.E felice Autunno a tutti quanti NOI.(*) Tra oggi e domani è prevista la caduta dei frammenti di un satellite NASA sul Nord Italia: mi farebbe girare ampiamente le uallere non sapere come va a finire il campionato, sarebbe divertente se... pensate... tutti quei seggiolini bianchi... che volano per aria... vabbe’: buon fine settimana ;-)silviatoronews@gmail.com
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