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mondo granata
di Ermanno Eandi
Torino – Pescara è una partita molto sentita dai tifosi granata, attesa, un test importantissimo, ma per Mario Patrignani, il celeberrimo presidente dei Fedelissimi...
di Ermanno Eandi
Poi Patrignani si illumina, pensa alla sua vita in granata “Sono stato un missionario in una terra d’infedeli, la Romagna è piena di gobbi, arroganti e meschini nel loro potere rozzo, ho combattuto tutta la vita per il Toro e ne sono fiero”.
Dopodiché mi guarda preoccupato: “Adesso che hanno il nuovo stadio, i gobbi, tenteranno di nuovo di farci sparire, quello stadio diventerà una slot machine, vogliono che il Toro scompaia, così i nostri nipotini andranno a riempirlo, tranne i miei, però”.
Quale?“Iil Filadelfia, senza il Fila il Toro non è nessuno, deve ridarci il nostro tempio, solo così molto astio nei suo confronti si affievolirà. Deve diventare uno di noi, rispettarci, difenderci ed essere del Toro!”
Difenderci da chi?“Dalle angherie che subiamo da anni, è una situazione che si ripete, parte da lontano da Perugia, da Agroppi a Marassi, la finale di coppa contro la Roma, fino alle luci spente a Padova, ogni volta ci arriva la mannaia del boia in testa. A Padova manderei i ragazzini a giocare l’ultimo quarto d’ora, è una vergogna. Cairo deve urlare! Battere i pugni, basta con i soprusi! Io pretendo che lui ci difenda, perché la vittima che non si difende è colpevole come il boia!”
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