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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mario Patrignani, celeberrimo tifoso granata e presidente dei Fedelissimi di Pesaro oltre che presidente del Centro Coordinamento Toro Clubs
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di Mario Patrignani
"Venerdì 5 dicembre il Centro Coordinamento Toro Clubs ha firmato una dura lettera contro Cairo.Essendo io il Presidente del Coordinamento, ed essendo in disaccordo col tono e i contenuti della lettera, per di più redatta e spedita a mia insaputa, sono stato costretto a intervenire, naturalmente aspettando la fine di Toro-Fiorentina per non creare ulteriore turbativa.Poiché tanti tifosi mi hanno chiesto ragione della lettera del “mio” Coordinamento, da loro non condivisa per niente, non potevo prendere la responsabilità di un’azione non mia, anzi da me avversata.Ho sofferto tanto questa situazione da essermi sentito in obbligo di dimettermi da Presidente del CCTC.
Certo,motivi di insoddisfazione ce ne sono tanti e gravi, con la squadra alla deriva e la “B” dietro l’angolo. Squadra senza gioco. Giocatori granata senza grinta,il che per noi è più di una bestemmia. Un allenatore al capolinea, totalmente inadeguato, che sceglie e dispone i giocatori in modo cervellotico. Naturalmente anche Cairo ha le sue colpe.
La squadra è lo specchio della Società e la Società Torino Calcio è deboluccia, è troppo asettica, ha poco di granata. Urgono trasfusioni di tremendismo granata e di serenità dei forti. Poteva essere giusto chiedere un incontro al Presidente, ma in un clima amichevole, per dargli qualche indirizzo, per chiedergli qualche spiegazione e per ripartire con nuovo entusiasmo.
Ma non è accettabile l’attacco frontale, per di più in un momento maldestramente intempestivo. Sfiduciare Cairo potrebbe dare fiato ai fautori del rigetto verso un presidente non di Torino e non pronto a genuflettersi di fronte ai “poteri forti” di Torino. Ricordiamoci sempre che il sindaco granata ha detto non molto tempo fa che Cairo era peggio di Cimminelli!!! Non delegittimiamo Cairo, non demotiviamolo, non facciamolo scappare !!! E poi chi verrebbe dopo? Sicuramente un lacchè di “quelli là”, con nuovo pericolo di sparizione, stavolta definitiva.
Teniamoci stretto il nostro Presidente, pur con alcuni suoi limiti. Il momento è drammatico. Siamo con un piede in “B”. Riconosciamo ognuno i propri errori e ricompattiamoci Società-Squadra-Tifosi.
Se no sarà il baratro !!!"
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