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Patrizio Sala: ‘Radice ci trasmetteva l’umiltà”

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Alla cena del Toro club Mondovì intervengono i campioni del '76Sabato sera alla cena del Toro Club Mondovì Popolo Granata gli ospiti Claudio Sala, Patrizio Sala, Natalino Fossati, Roberto Salvadori, Giuseppe Pallavicini e consorti si sono...
Roberta Picco

Alla cena del Toro club Mondovì intervengono i campioni del '76

Sabato sera alla cena del Toro Club Mondovì Popolo Granata gli ospiti Claudio Sala, Patrizio Sala, Natalino Fossati, Roberto Salvadori, Giuseppe Pallavicini e consorti si sono divertiti a raccontare aneddotti di quegli anni d'oro che hanno portato allo scudetto del 1976. Inizia Natalino Fossati, un grande campione, che per poco non ha avuto l'onore di vincere lo scudetto: “Ci sono giocatori che sono cresciuti con il Toro, siamo fieri gli uni per gli altri, mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto? Sì, ma non c'è invidia tra giocatori della stessa squadra. La maglia del Toro ti rimane addosso, c'è una magia nel Torino, c'è sempre qualcosa di granata tra i tifosi e questo è bellissimo.” Salvadori continua facendo i complimenti al Toro Club e raccontando aneddoti: “L'affetto che ci lega alla tifoseria è fortissimo, vedendo le scarpe qui mi è venuta nostalgia… Quando sono arrivato io, c'era Cereser che era maestro nel metter tacchetti e mi diceva che mi mancava un po' di sana cattiveria in campo. Allora mi limava il cuoio dentro le scarpe in modo da farmi sentire il chiodo e correr più veloce. Un insegnamento particolare, ma è per farvi capire il carattere Toro.” Patrizio Sala racconta di Radice: “Ero timido in quegli anni, ero in soggezione con lui, era un rapporto legato al campo. Mi dava energia, aggressività, pretendeva molto. Ci trasmetteva l'umiltà di lottare per prendere palla agli avversari e fare gol”. Claudio Sala prosegue scherzando con qualche aneddoto di quegli anni e infine Pallavicini ricorda l'emozione che fu, per lui diciottenne giocare con quei grandi campioni proprio nell'ano dello scudetto.Un gruppo unito all'epoca ed oggi, un gruppo da Toro e del Toro  che dimostra ogni volta, in occasioni come queste, di essere davvero ancora molto legato ai colori granata.