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Pensieri sparsi

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di Silvia Lachello  Buongiorno Toro... stavo pensando... stavo pensando alla tragedia dell’Heysel. Forse quello è stato il giorno in cui sono stati inventati i reality shows: c’è chi muore e c’è chi...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

 

Buongiorno Toro... stavo pensando... stavo pensando alla tragedia dell’Heysel. Forse quello è stato il giorno in cui sono stati inventati i reality shows: c’è chi muore e c’è chi della morte se ne fotte. Oddea, sono la persona meno indicata per pontificare sui reality shows perché ne ho sentito parlare, ma mi manca l’esperienza diretta di averne visto uno... però sono piuttosto preparata anche sui dinosauri (ho interessi variegati) senza averne incontrati, nonostante l’età. Certo che è strana la vita... sei in auto, vai verso le montagne... sono belle, eh? Vai verso le montagne, dicevo, e ti viene in mente l’Heysel. Ricordo che quella sera, mentre eravamo ancora a tavola, ad un certo punto avevamo azzerato il volume del televisore: i suoni, talvolta, amplificano ciò che si vede.Sì, andando verso le montagne, due giorni fa, pensavo all’Heysel e mi salivano ancora le lacrime agli occhi ed erano lacrime di rabbia.Invece ieri avevo lacrime di paura per una questione mia personale che mi sta facendo dannare l’anima. Il caso (CHE NON ESISTE) ha fatto sì che mi ritrovassi a colloquiare con un medico:a) Granatab) che mi diceva: “Se le faccio male dica ‘Puttana la giuve’”c) SERIOE le lacrime sono evaporate fra le parole gravi e i motteggi Granata (no, non per colpa del gran caldo).Mi piace la gamma sconfinata delle lacrime: esse sono un po’ come la pioggia. Può piovigginare, scrosciare, cadere di stravento, trasformarsi in neve, creare arcobaleni, portare ristoro dall’afa.Un po’ come il Toro.Mi affanno, ci affanniamo tutti, nel cercare di definirlo nel modo più circoscritto e sintetico possibile, ma è impossibile. Impossibile e sbagliato.Il Toro che sbuca nei momenti più impensati della vita: durante una visita medica, ad un funerale, su un autobus, all’uscita da un negozio. Senza cercarlo: mi viene a cercare, ci viene a cercare.Spesso accade quando abbiamo bisogno di tutto e in quel tutto c’è il bisogno di non occupare la mente e il cuore, per un momento, solo per un momento, con il Toro.Eppure arriva.E riscalda.Perché ci sono giorni in cui, anche se fa un caldo boia e l’umidità fa boccheggiare, ci sono giorni in cui si ha freddo. E il caso (che - ribadisco - non esiste) porge un pezzetto, l’ennesimo, di Toro e si trova ristoro, si trova il giusto calore, si tocca con le proprie mani questa grande storia d’amore collettiva.Pensieri sparsi, il Toro sempre e per sempre.A proposito di sempre... mi faccio sempre le tre stesse domande. Anzi, le faccio alla Dirigenza della Juventus:1) Perché il toro al posto della zebra nel vostro stemma?2) Perché tre stelle?3) Perché Invincibili?Che sia una buona settimana, Sorelle e Fratelli...