Questo non posso scriverlo. Quello, neanche. No, meglio di no. Quest’altro tema... ci devo pensare. Ma sì, certo che posso. Parliamo di un temuto Toro del passato: il Toro di Falaride. Che roba. Il Toro di Falaride: era un grande toro di bronzo o di ottone, inventato da Perillo di Atene, usato ad Agrigento (molto tempo fa, eh!) come strumento di TORtura. Cavo al suo interno, con un’apertura manovrabile solo dall’esterno. Mizzega. Le vittime venivano fatte entrare nel Toro, completamente nude... e poi... veniva chiuso lo sportello. Sotto il Toro veniva acceso un poderoso fuoco che arroventava l’intera statua. Le agghiaccianti (o accaldanti?) urla dei malcapitati torturati surriscaldati rimbombavano nella cavità e, dalle narici del Toro, oltre al fumo di incenso, fuoriusciva uno strano suono, simile a quello prodotto da un toro infuriato. Tutto questo aumentava il divertimento sadico degli aguzzini, del pubblico e del dittatoro, pardon, dittatore Falaride (ma con lui c’era poco da ridere).Il simpatico Toro del tiranno Falaride era usato in Sicilia, in Grecia, a Pergamo... forse anche in qualche lontano paese orientale. Nel caso ritornasse di moda, come spero, vorrei fare le cose per bene e ne affiderei la gestione agli amici di Sicilia Granata. Avete suggerimenti per nuovi potenziali suppliziati da fare arrosto? No, scherzo, non scrivete nulla! Pensatelo e basta! Champagneeeeee, per brindare a un incontroooooo...!
mondo granata
Pensieri sparsi in ordine scarso
Mi scrive un tifoso: “Salve Dottore, mi chiamo Erasmo, sono uno studente universitario scambista e vivo in Olanda, a Rotterdam. Ti volevo dire... ma sei proprio tu che scrivi i pezzi firmati dal Dottor Puzzetto? Come fai, con tutti gli impegni che hai? Scusa se te lo dico, secondo me te li scrive qualcuno del tuo staff! Con affetto, Tuo devoto Erasmo, da Rotterdam”. Caro Erasmo, apprezzo la tua franchezza, che merita altrettanta franchezza ramallezza da parte mia: ti confesso che qualche tempo addietro, in effetti, avevo pensato di far scrivere gli articoli al mio segretario, ossia all’unico del mio team di collaboraTori che abbia il tempo per farlo (non combina nulla da mane a sera, a parte i bisogni fisiologici). E’ vero, non lo nego. Mi sarei sgravato di un impegno, inutile girarci intorno. Gli ho chiesto, allora, di scrivere un articolo sul Toro del 1976, per metterlo alla prova. Prima di sguinzagliarlo, volevo e dovevo capire se poteva essere all’altezza, no? Ecco qua, in versione integrale, il suo “componimento”:
il Torino del 1976 a vinto lo scudetto.Grand parte del merito va al mister-Radice che a guidato la scquadra così formazionata: Castellin, santin, Salvatori, i gemelli Sala, mozzini, cereser, butti, graziani e Pulic (detti i fratelli del goa9)i. Il Torino a vinto molt partite giocate ha Torinoù, e a preceduto la juve, che si e classificata due.
Credo non ci sia altro da aggiungere, vero? Li scrivo io, certo, con le mie zampette pelose.
Uhm, non riesco a non pensarci... nel Toro di Falaride... sì, me ne vengono in mente tre di arrosti, così, sulle quattro zampe (voi umani dite “così, sui due piedi”, vero?)... oh, sì, provengono tutti da una certa città...
Dedica: a tutti noi TIFOSI che abbiamo il pelo per tirare avanti, non importa dove il Toro giocherà (cit.).Woooffffff... Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe
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