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Piccione, o Colombo?

Piccione, o Colombo? - immagine 1
di Steve e Valentino Della Casa
Redazione Toro News

SON: “Riccardo Colombo, chi era costui?”. Non è scelta a caso la citazione manzoniana, in effetti quando a luglio abbiamo prelevato questo terzino dall’Albinoleffe io mi sono posto, con parole diverse, questa domanda. E penso anche molti altri tifosi. Ebbene è un giocatore che l’anno scorso ha giocato molto bene in B con la squadra bergamasca dei miracoli, e che poteva benissimo essere lanciato su un palcoscenico di A. Adesso fa parte di questa categoria: non è eccezionale, ma il suo lo fa. Certo, ci sono state partite dove non ha brillato, ma un goal l’ha fatto (a Catania), e da qualche partita a questa parte sta acquisendo una grande personalità. Mi brillavano gli occhi nel vederlo bloccare Quaresma (uno che invece ha tradito le attese), e anche sabato scorso contro la Lazio ha giocato con attenzione, evitando grossolani errori che hanno macchiato le sue prestazioni ad inizio stagione. Non si lamenta mai, può essere ancora utile alla causa, quella del Toro, che ha bisogno più che mai di spiccare il volo, da Colombo appunto.

FATHER: C’era una volta un terzino che non sembrava poi irresistibile. Si chiamava Corradini, eravamo a fine anni ’80, i tifosi lo chiamavano Corrado, faceva coppia con Francini. Adesso allena il Cuneo, con noi ha fatto sei goal e sei campionati, tra cui un secondo posto. Con il Napoli ha vinto lo scudetto quando noi retrocedevamo. Ripeto, non sembrava eccezionale, e soprattutto ha avuto un non trascurabile percorso come vice allenatore dei pigiami, anche se quando è stato per due giornate allenatore in serie B ha collezionato due sconfitte. Però ogni tanto partiva sulla fascia, e non c’era verso di tenerlo fermo. Poi si distraeva, ma quando partiva era proprio bravo. Ed era bravo anche a suonare la chitarra: le canzoni di Gianni Morandi. Si è anche esibito in pubblico come cantante, all’Hiroshima Mon Amour di Torino. Ed era eccezionale, proprio come certe ripartenze.