mondo granata

Piccoli pensieri…

Redazione Toro News
di Silvia Lachello Buongiorno Toro... bisogna sempre voltare pagina, vero? Sì, d’accordo, ancora qualche attimo e poi lo faccio.Mi sto inutilmente tormentando con pensieri che riguardano alcune coincidenze.Sto pensando a Paolo...

di Silvia Lachello

 

Buongiorno Toro... bisogna sempre voltare pagina, vero? Sì, d’accordo, ancora qualche attimo e poi lo faccio.Mi sto inutilmente tormentando con pensieri che riguardano alcune coincidenze.Sto pensando a Paolo Pozzo, sopravvissuto all’incidente di domenica 9 ottobre, sto pensando al suo nome, così caro per i nostri ricordi, e anche al suo cognome, anch’esso a noi caro per motivi diversi.Sto pensando al numero 9, un numero che sembra avere un ‘cattivo rapporto’ con la nostra storia: 1949, 1959, 1989, 2009... vi dicono nulla questi anni, a parte il primo?Sto pensando che è il numero che porta sulla maglia il Capitano: bravo, Capitano, sei coraggioso, ma non hai bisogno che te lo dica io... Sto pensando che anche dopo la morte di Meroni ci eravamo trovati a scontrarci contro la giuve (un’altra, ma tutto fra brodo). Domani sono quarantaquattro anni che ti hanno spezzato le ali, Farfalla Granata.Sto pensando a Lorenzo e a Fabio Massimo e al dolore delle loro famiglia e di questa Famiglia.Sto pensando... io sto pensando che ho voglia che domani arrivi subito, immediatamente, adesso, ora.No, non per andare allo stadio punto e basta, bensì per andare allo stadio e voltare pagina.Andare allo stadio e non pensare, andare allo stadio e possibilmente vedere cose belle, andare allo stadio e dare la corretta dimensione all’andare allo stadio medesimo, essere lì per non pensare, essere lì per vedere, essere lì per osservare tutti quegli occhi rivolti nella stessa direzione, ed ogni paio di occhi vedrà una cosa diversa, e poi le voci metteranno a confronto tutte quelle visioni, e tuttavia ognuno avrà da raccontare una storia diversa.Nel boschetto della mia fantasia (cit.) tutte le storie diverse hanno lo stesso spazio e meritano la stessa attenzione d’ascolto... nella foresta della mia realtà non è così, ma mi piace lo stesso.Se domani si osservasse un minuto di silenzio, vorrei che fosse davvero silenzio. Anzi: mi piacerebbe che il minuto di silenzio sorgesse spontaneo. E che chi avesse voglia di applaudire avesse una momentanea paralisi alle mani.Piccoli desideri di un venerdì d’ottobre.Buon fine settimana, Sorelle e Fratelli: tenetevi stretta la vita e allargate il cuore, mi raccomando... il logo del Cappuccino per oggi è ancora listato di nero, dalla prossima settimana si impara di nuovo a camminare. Senza dimenticare.silviatoronews@gmail.com