mondo granata

Pietre…

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di Silvia LachelloBuongiorno Toro... "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre: qualunque cosa fai, ovunque te ne vai, tu sempre pietre in faccia prenderai..." (by Gian Pieretti).Questa specie di ritornello mi ronza in...
Redazione Toro News

di Silvia LachelloBuongiorno Toro... "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre: qualunque cosa fai, ovunque te ne vai, tu sempre pietre in faccia prenderai..." (by Gian Pieretti).Questa specie di ritornello mi ronza in testa da un po'... che cosa volete che vi dica: in mancanza di Toro, cerco di spaziare.E in tutto codesto spaziare, sembra incredibile, c'è spazio anche per il Toro.Sì, ovviamente parlo di passato... il presente non lo conosco, non lo capisco, non mi attira, NON. Quanto al futuro... oh be': prima è necessario scegliere un aggettivo.Un bell'aggettivo che definisca la mia Granatità in ottica futura... vediamo un po': ottimista? Ottusa? Pirla? Boh, fate voi... gli altri sono sempre così bravi a raccogliere i fuscelli altrui, che talvolta si dimenticano delle proprie travi. È proprio vero: non ci sono più né mezze misure né mezze stagioni...A proposito di stagioni... mi hanno detto che ieri è iniziata la stagione 2011-2012... scusatemi se me ne sono disinteressata totalmente, ma era il mio compleanno e, fra me e il Toro, ho scelto me.Quanti punti di Granatismo ho perso? Tantimila? Pazienza... per me è stata una bella giornata. Bella e impegnativa: messaggi su Faccialibro, emails, sms, telefonate (alcune di prassi, altre inaspettate)... ho finito a notte fonda di rispondere a (quasi) tutti. Che roba. Non immaginavo. Non immaginavo davvero. Roba da lacrima appesa e da "maddai... tutto questo è per me? Maddaiiii...".Vedete, non ho mai scommesso molto su me stessa. A dire il vero, non ho mai scommesso nulla per principio... in ogni caso, le manifestazioni d'affetto nei miei confronti mi sorprendono sempre. Sono una personcina difficile, difficile per me e difficile per gli altri... no, non sempre, non per chi abbia voglia di sfogliare le pagine del libro che io sono, ma ammetto di essere un po' complicata, difficile da digerire, complessa da comprendere. Lo sono per me, figuriamoci per gli altri.Invece il Toro, tutto sommato, è semplice da leggere. E' un libro grande, un libro che a volte fa ridere e sorridere per la sua infinita bellezza (dimostratemi il contrario), a volte fa fare atti e gesti sconsiderati per la sua eterna pochezza (non chiedo alcuna dimostrazione, in questo caso). I grandi libri sono così: mica può esserci sempre pathos, che diamine... però potrà esserci (dimostratemi il contrario, dati alla mano, non teorie).Che roba strana... più cerco di non pensarci e più ci penso e non c'è momento orrido, anche se apparentemente eterno, che mi trattenga dal contenere l'orgoglio.Ma sì, ma sì... sono pirla e lieta di esserla. Questo eterno momento brutto non è detto che sia eterno (brutto lo è), quella roba Granata che sento dentro è infinita, non ha avuto inizio e non può avere fine, e l'infinito se ne fotte del presente.Vi auguro una buona settimana... la mia è iniziata con la Stefi che mi faceva gli auguri al telefono cantando una canzone di Raffaella Carrà: la gioia delle piccole (grandi) cose.Forza, Toro, mi raccomando...silviatoronews@gmail.com