Prima (1990) A me piace molto il nostro portiere. Non sarà agile e spettacolare come il Giaguaro, che peraltro ho visto giocare solo a fine carriera. Non avrà i guizzi di Lorieri e di Martina. Ma sicuramente è molto più affidabile di questi ultimi, come pure di Terraneo che andò al Milan sperando di vincere qualcosa, ma che quando il Milan cominciò a trionfare in Italia e nel mondo era già stato spedito alla Lazio in serie B.Il nostro portiere è sicuro tra i pali e, nelle uscite, non ha rivali in Italia e ne ha ben pochi nel resto del mondo. Mi ricordo bene la prima volta che scese in campo in un derby contro la Juve al posto di Lorieri che si era fatto cacciare nella partita precedente col Milan. Pochissimi lo conoscevano. Se ne diceva un gran bene, ma di quanti giocatori di sente parlar bene per poi esserne delusi? E invece il nostro portiere sorprese tutti, con parate difficili e spettacolari. Non riuscì a tenere la porta inviolata e perdemmo quel derby per 1 a 0, ma si conquistò la fiducia dei compagni e della gente, tanto che, anche quando Lorieri terminò il suo periodo di squalifica, continuò ad essere lui a difendere i nostri pali.Anche se al termine della scorsa stagione siamo retrocessi, tutti sono stati d’accordo sul fatto che, uno dei pochi a salvarsi nel disastro generale è stato proprio il nostro portiere il quale, purtroppo, non ha potuto da solo colmare le magagne di una difesa colabrodo. In estate nessuno si è nemmeno lontanamente sognato di metterlo in discussione. Quasi tutti sono stati concordi nel ritenere che fosse lui una delle colonne su cui basare la riscossa e la risalita della nostra squadra.Ci sono alcuni tifosi che lo sottovalutano e lo considerano un portiere come tanti, forse perché attribuiscono più importanza alla spettacolarità che all’efficacia, ma per me sbagliano: secondo me Luca Marchegiani è un ottimo portiere e il suo rendimento non potrà che migliorare nel corso dei prossimi anni quando il Toro tornerà in serie A e si troverà ad affrontare squadre molto più forti di quelle che quest'anno militano tra i cadetti. Ma con Luca Marchegiani tra i pali, sono certo che nessun attaccante potrà farci davvero paura.
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Portieri
Dopo (2010)
Come Luca Marchegiani non se ne sono visti più. Con lui tra i pali siamo arrivati a sognare nella stagione che ci ha portati da Licata al Bernabeu. Con lui tra i pali abbiamo alzato la Coppa Italia in quella serata di grande sofferenza a Roma. E' stato lui l'ultimo dei nostri portieri ad aver indossato la maglia azzurra della Nazionale, anche se in quella partita con la Svizzera valida per le qualificazioni ai mondiali del '94 ne fece di tutti i colori. Al termine della stagione 1992-93, ci lasciò per trasferirsi alla Lazio dove vinse uno Scudetto, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Super Coppa Europea ed una Italiana. Insomma: si confermò ancora una volta un grandissimo alla faccia dei sedicenti esperti che, dopo la nostra promozione nel 1990, lo ritenevano inadatto alla serie A preferendogli Lorieri.Dopo Marchegiani abbiamo avuto alcuni buoni portieri come il glorioso Giovanni Galli, l'agile Luca Bucci, il promettente Sorrentino, l'esperto Taibi e il milanista-gobbo Abbiati (che per la verità da noi non si è mai dimostrato particolarmente brillante) ed altri letteralmente scandalosi tra cui ricordo Pastine, Casazza e il trio “saponetta” Biato, Caniato, Doardo: uno peggio dell’altro.Finalmente, da quasi tre stagioni, la nostra porta è di nuovo difesa da un portiere vero. All’inizio ci credevano in pochi: “è mezzo matto, è sempre rotto, litiga con tutti” e invece lui si è rivelato un altro grandissimo. Più spettacolare di Marchegiani, ma meno bravo nelle uscite. Qualche problema fisico di tanto in tanto, ma, a parte qualche giorno di follia come quello di Bologna lo scorso anno, prestazioni sempre eccellenti: soltanto la miopia di Donadoni gli ha impedito di essere convocato in Nazionale per gli Europei del 2008. Tutti abbiamo in mente la parata delle parate: quella in cui, nel derby di ritorno della scorsa stagione, impedì a Iaquinta di portare in vantaggio i gobbi dopo pochi minuti. Purtroppo quel capolavoro assoluto non ci salvò dall’ennesima sconfitta della scorsa stagione. Purtroppo troppe volte, negli ultimi anni, le sue parate incredibili non ci hanno evitato innumerevoli batoste. E non sono state sufficienti per evitare la retrocessione della stagione scorsa.Quest’anno il nostro portiere non ha iniziato benissimo: ha preso alcuni gol strani che non è esagerato definire assurdi. Un po’ per demerito, un po’ per sfortuna. Alcuni non lo amano perché il nostro portiere, da uomo passionale qual è, si lascia talvolta trascinare in comportamenti sbagliati verso chi meno merita di essere trattato male da lui. Ciononostante, per me, Matteo Sereni è, e resta, un ottimo portiere.Dopo un fastidioso infortunio che ci ha permesso di scoprire la bravura e la simpatia del “secondo di spessore” Morello, sabato scorso il nostro portiere è tornato al suo posto ed è stato subito fondamentale. Dopo la partita col Frosinone, si sono spese giuste e meritate lodi in favore del nostro immenso Bomber e Capitano. Ma non dimentichiamo che, ancora una volta, è stato proprio il nostro portiere a toglierci le castagne dal fuoco con un intervento prodigioso quanto importante sul 2 a 1 per noi. Un intervento che ha impedito che una partita stra dominata si concludesse con l'ennesima beffa. Un intervento da grande portiere.
Post Scriptum
Sabato scorso, dopo oltre quattro mesi (col Grosseto ero assente per problemi di famiglia), ho potuto finalmente riassaporare un piacere che mi mancava da troppo tempo e di cui quasi avevo dimenticato il gusto: il piacere enorme che si prova quando si vince una partita in casa. Finalmente, ho potuto apprezzare di nuovo lo spettacolo unico della nostra curva dipinta di sciarpe e bandiere di un solo colore. Tutti uniti, come un tempo, a sostenere i ragazzi in campo anche nei momenti di difficoltà che la squadra, grazie anche all'apporto del pubblico, ha saputo brillantemente superare ottenendo un trionfo meritatissimo.Era quello che chiedevo alla conclusione del mio articolo della scorsa settimana (se qualcuno lo ha voluto leggere come un inno alla divisione, pazienza!). Ora posso dire sia ai ragazzi in campo che a quelli che, come me, erano sugli spalti: vi vogliamo così!E se scenderemo in campo con questa determinazione, se ci comporteremo così sugli spalti, sono certo che, di qui a fine maggio, ne vedremo ancora delle belle.
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