Gian Carlo Bonetto, tifoso granata già presidente del Circolo Soci del Torino FC e presidente del Collegio dei Fondatori della Fondazione Stadio Filadelfia, è rimasto nel cuore di tanti. L'Associazione ToroMio ha voluto ideare, in collaborazione con la famiglia Bonetto, un premio in suo onore: nella prima edizione nel 2022 è stata premiata la signora Susanna Egri, l'anno scorso è stato il turno del dottor Giancarlo Caselli e nel 2024 è stato conferito a Lorenzo Sonego. La cerimonia si è svolta ieri nella sala delle Conferenze del Circolo La Stampa – Sporting.
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Premio Bonetto a Sonego: “Lorenzo è il nostro ambasciaToro nel mondo”
Il premio: ToroMio e Gian Carlo Bonetto
—A fare gli onori di casa è stato il presidente dell'associazione ToroMio, l'avvocato Davide Pollano, che ha moderato gli interventi. In rappresentanza del Torino FC è intervenuto il direttore operativo, il dottor Alberto Barile: "Mi ha fatto piacere ricevere quest'invito a nome di tutto il club. C'è anche il responsabile dell'ufficio stampa Piero Venera. Abbiamo conosciuto per anni il dottor Bonetto: la sua signorilità e la sua professionalità. Secondo me, è azzeccatissima la scelta di premiare, alla memoria di Gian Carlo, Lorenzo, che è il nostro ambasciatore nel mondo in questo momento fantastico per il tennis italiano. Rappresenta veramente il DNA del Toro ed è un piacere averlo qui con noi". In seguito, è arrivato il momento del vicepresidente, l'avvocato Romiti: "Il premio Bonetto ha testimoniato a Torino e nel mondo un certo modo di essere. Questo premio celebra la gente del Toro. Gian Carlo ha testimoniato cosa vuol dire essere del Toro in senso positivo e costruttivo. E a me emoziona che un atleta del livello di Lorenzo non nasconda la sua fede calcistica perché la bravura e il successo si accompagnano ad un valore della propria città". Infine, è stato il turno dell'ideatore del premio, il dottor Guido Regis: "Gian Carlo aveva già capito cosa fosse ToroMio senza che glielo avessimo spiegato".
La famiglia Bonetto e Lorenzo Sonego
—Il ricordo di Gian Carlo è proseguito nelle parole del presidente dell'Unione Club Granata, Maria Rosa Mascheroni: "Il ruolo di Gian Carlo è stato fondamentale quando l'Unione Club Granata era in crisi e lui, insieme a me, prese le redini dell'assemblea". Poi è arrivato un invito al tennista di visita al museo del Grande Torino e della Leggenda Granata da parte di Roberto Allasia. A voler, infine, ricordare Gian Carlo è stato proprio il figlio Marco, giornalista di Tuttosport: "Mio papà è nei nostri cuori e lo vedo nei miei figli. Grazie a tutti di cuore per le parole meravigliose. Mio padre vive anche così. La passione è evidente nel modo di giocare di Lorenzo e la gente lo capisce. Sonego ci rende orgogliosi ed è per noi tifosi del Toro "tanta roba" veder tirar fuori una mascherina granata: un significato enorme per la salute pubblica e per quel torello. Non è facile tifare Toro, non è comodo, ma Lorenzo lo fa". E, poi, finalmente il momento della consegna del premio all'ambasciaToro, come lo ha definito l'addetto stampa del Torino FC Piero Venera, con le parole del tennista torinese, che riportiamo in questo articolo.
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