mondo granata

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Redazione Toro News
di Silvia Lachello

Buongiorno Toro... né di venere né di marte ci si sposa né si parte. Questo bar, il bar mattutino di Toro News, d'ora in poi sarà aperto solo il martedì e il venerdì... va giusto bene: nessuno si sposa, nessuno parte.Ci si siede, si scambiano due parole, si sorseggia un Cappuccino.Potrà essere buono o meno buono: ci metterò - come sempre - tutto il mio cuore (granata) per fare sì che schiuma di latte e caffè si miscelino con serenità (hey, mi piace questa parola!)Io mi impegnerò a preparare Cappuccini per quanto possibile gradevoli.Ciò detto... ripartiamo. Dov'ero rimasta? Ah sì: Buongiorno Toro.E' un buongiorno? Sì, è sempre un buongiorno quando c'è il Toro e, per ora, il Toro c'è. Quanto meno dal punto di vista esistenziale.Tra un po' andrà ancora meglio: siamo in vendita. Avanti con le offerte. Tanto prima o poi si presenterà qualcuno, no? (disclaimer: non sto facendo ironia)Ci sono varie possibilità per il futuro:- che tutto rimanga com'è- che tutto cambi in meglio- che tutto cambi in peggioOvviamente come tutti voi propendo per il realizzarsi della seconda ipotesi. Però, detto in tutta sincerità (forse disarmata, forse disarmante), se io fossi un imprenditore ricchissimo e seriamente intenzionato ad acquisire una società di calcio, e non una qualsiasi, metterei in conto di star 'acquisendo' anche un milioncino di persone innamorate del granata e il confine fra amore e caos è sempre sottile.In quel milioncino c'è di tutto: chi va allo stadio solo per andare allo stadio, chi passa la settimana a fare dietrologie, chi a pigiar tasti davanti ad un monitor per insultare chi non la pensa come lui/lei, chi non va allo stadio e non guarda la partita in tv perché non può permetterselo ed allora si fonde in un intreccio quasi inscindibile con la radio, chi... siamo tanti, siamo diversi. Diversi fra di NOI. Qui sta la nota dissonante.Anche se sono certa che l'obiettivo finale sia sempre lo stesso per tutti. Ho questa certezza. Forse è un'illusione ma che cosa cambia?Uno dei miei nonni era contadino e mi raccontava che quando il fiume usciva dagli argini non perdeva tempo a darsi pugni in testa per la disperazione. "Andrà meglio l'anno prossimo", diceva. L'anno prossimo arrivava. E andava meglio.I have a dream.. sì, io ho un sogno. Ma perversamente il mio sogno in questo momento non riguarda prestazioni/risultati sportivi. E' solo un sogno di compattezza e rispetto pur con tutte le differenze di pensiero che la vita riserva.P.S. Grazie a Paolo per gli splendidi Cappuccini, spesso fonte di riflessione, che ci ha donato nei mesi scorsi e buona fortuna per tutto.