mondo granata

Profumo di A

Redazione Toro News
di Giacomo SerafinelliBuongiorno Toro...è bello sentire il profumo di A. Da troppi anni il Toro manca dai palcoscenici importanti, navigando nelle acque melmose di metà classifica nella cadetteria.Venerdì si fa di nuovo sul...

di Giacomo Serafinelli

Buongiorno Toro...è bello sentire il profumo di A. Da troppi anni il Toro manca dai palcoscenici importanti, navigando nelle acque melmose di metà classifica nella cadetteria.

Venerdì si fa di nuovo sul serio, con una sfida al Marassi di Genova che definiamo di serie B solo perché sono gli almanacchi a dircelo. Leggendo le formazioni, infatti, sembra di avere a che fare con una partita di A2. Toro e Samp tornano ad affrontarsi, per stabilire chi sarà la regina del torneo. Prevarrà l'attacco “di categoria” della Sampdoria o la difesa “da nazionale” del Torino?

Conterà maggiormente il fattore campo blucerchiato o l'attitudine corsara del novello Toro targato Ventura? Di certo ci sarà spettacolo in campo, perché vedremo due squadre che si divertono giocando e di questi tempi non è cosa da poco. Il Toro si presenterà a Genova forte dei due punti in più, che gli valgono il primato in classifica, seppure in coabitazione con le agguerrite Padova e Brescia, ben più che semplici outsiders. Senza nulla togliere alle agguerrite compagini cadette, spesso prive di storia ed espressione di piccolissime realtà, venerdì sera al Marassi scenderà in campo una fetta di storia di serie A, con 8 scudetti in campo. Una vera classica. Davanti a migliaia di persone e a decine di telecamere, gli uomini di Ventura hanno la possibilità (ed aggiungo il dovere) di dimostrare il loro valore, candidando definitivamente il Toro a fare l'apripista del campionato.

Manca solo un giorno, ma già l'attesa è altissima. Il profumo di A è nell'aria.

Colgo l'occasione per augurare una pronta guarigione ad un ex granata, che con la città di Genova ha avuto a che fare, avendo militato nel Genoa. Domenica sera Carlos Alberto “Pato” Aguilera è stato ricoverato in una clinica di Montevideo, a causa di una grave crisi cardiaca. Nel momento in cui scrivo questo pezzo si trova in rianimazione, dove sta giocando la sua partita più importante: quella per la vita.

Nel Toro ha disputato 37 partite segnando 12 reti. Il suo nome è legato all'ultimo trofeo conquistato dai granata, la Coppa Italia sollevata al cielo nel 1993. 

Forza Pato, rimettiti presto!