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Promesse

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di Renzo Sassi
Redazione Toro News

Il mercato è chiuso. Le voci hanno finalmente smesso di rincorrersi e le certezze hanno preso il loro posto. Per la prima volta in cinque anni si è intravisto un abbozzo di quel progetto che da tempo aspettiamo nonostante le continue e cocenti delusioni. I giocatori importanti sono rimasti e quelli ritenuti inadatti dal punto di vista tattico o tecnico non indosseranno la maglia Granata. Sono stati acquisiti rinforzi decisamente utili alla causa: alcuni assicurano miglioramenti immediati, altri garantiscono completezza di rosa e duttilità tattica, elementi da non sottovalutare in previsione dei mesi di marzo e aprile, quando le forze in campo si contenderanno la promozione.Mi sbilancio affermando che condivido anche le formule contrattuali scelte per i nuovi arrivi, a mio avviso a nostro favore nei casi di giocatori di prospettiva,  ma non vincolanti nei casi opposti. Sono convinto che tecnicamente questa squadra non abbia eguali in Serie B. Ogni rosa ha punti deboli, il grande Siena ha sofferto a Torino, l’Atalanta ha vinto all’ultimo minuto senza meritare e il Novara ha perso pur giocando una partita coraggiosa in nove uomini. Purtroppo sappiamo molto bene che un organico più che all’altezza deve necessariamente essere messo in condizione di esprimersi al massimo delle potenzialità. I rinforzi sono stati scelti in collaborazione con il tecnico, che ora ha a disposizione la rosa migliore della propria carriera. Ho apprezzato le scelte di Crotone perchè, pur non avendo disputato certo la nostra miglior partita stagionale, mi è parsa evidente la volontà di cercare soluzioni alternative, che non sostituiranno il credo calcistico diLerda, ma torneranno sicuramente utili in corso d’opera.Ora è necessario rimanere compatti, l’obiettivo è dichiarato e confermato dai fatti. Continuiamo a supportare la squadra e se fine stagione potremo festeggiare il merito sarà di tutti i tifosi, di tutta la squadra, di Petrachi e anche di Cairo, che ovviamente non va deresponsabilizzato perchè gli errori commessi non si possono dimenticare, ma che in queste ultime settimane ha dimostrato meno spregiudicatezza e più coraggio. Le continue rivoluzioni semestrali  e alcune scelte avventate dovute talvolta a eccesso di personalismo, talvolta a inesperienza nel mondo del calcio, non hanno portato i frutti sperati e hanno lasciato alcuni strascichi di cui oggi, forse, ci siamo liberati.  E non credo fosse indispensabile cercare nuovi elementi da portare a Torino oltre a quelli che sono effettivamente arrivati, in quanto gli investimenti in prospettiva erano già presenti nel nostro organico e aver trattenuto nuovamente Bianchi e Ogbonna, a mio parere, rappresenta un piccolo miracolo.Il sondaggio di TN riguardo al mercato di Gennaio mi aiuterà a capire se il mio ottimismo è condiviso.