Il titolo italiano è molto diverso da quello originale, che era “Cotton Goes to Harem”. Ci sono due poliziotti neri che agiscono nel quartiere nero di Harem, c’è un predicatore che promette a tutti i neri che pagano di riportarli in Africa “Perchè glielo ha chiesto Dio”, c’è una balla di cotone purissimo che attira molti interessi. C’è molta azione, inseguimenti, colpi di scena. E c’è una nera bellissima che fa letteralmente impazzire uno stolto poliziotto bianco. E’ un film blackploitation, cioè uno di quei film tutti interpretati e diretti da neri che all’inizio degli anni Settanta costituirono un nuovo genere di successo fotografando di fatto l’emancipazione dei neri americani, che non si sentivano più tanto succubi dei bianchi in epoca di Pantere Nere e di scontri razziali. E’ un film molto divertente, tipicamente anni Settanta.Anche noi abbiamo i nostri predicatori. Sono quelli che ogni volta aspettano la partita del Toro per fare le pulci. Non che vada tutto bene, se no non saremmo in serie B. Ma ho sentito con le mie orecchie nell’intervallo di Toro-Modena tifosi che dicevano che era colpa di Lerda se Sgrigna aveva sbagliato il rigore e se i centrali di difesa erano andati due volte a farfalle (la sfiga poi è sempre in agguato, visto che in entrambe le volte il Modena è andato in goal). A loro piace se le cose vanno male perché così possono dire di averlo detto. Ora, forse sogno ma sono due partite che vedo giocare bene in campo i nostri ragazzi. E questo secondo me vale anche di più del risultato, perché se si è ben messi in campo poi i risultati arrivano. Infatti è andata così. Alla faccia dei predicatori. A proposito: non predicate l’avarizia nei confronti di Toro News, vi prego. 36 euro all’anno per un giornale indipendente che parla del nostro grande amore sono una goccia d’acqua che mi accingo a pagare con piacere. Davvero. Buona vita a tutti.
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