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Quando manca la luce

Quando manca la luce - immagine 1
di Giacomo Serafinelli
Redazione Toro News

Buongiorno Toro... credevo di averle viste tutte, in tanti anni che seguo partite e gesta pedatorie, invece sabato un'altra pagina si è aggiunta all'album dei memorabilia: una partita interrotta quattro (quattro!) volte per l'improvvisa mancanza di luce.Più o meno la dinamica comune ad ogni singolo black out è stata questa: Toro che attacca sugli esterni, pallone in odor di traversone, quando all'improvviso: zac! Il buio. E tutto il pubblico si lascia andare ad un:“OoooH!” ogni volta più insofferente. E poi attesa, facce interrogative, arbitro col pallone in mano e la testa nel pallone, mentre una pioggia battente martella il suo tic tic gelato sui muscoli che si vanno via via raffreddando. Il tutto in una cornice di accendini e cellulari, come ad un concerto rock. Solo che manca la musica ed i protagonisti della scena sono giocatori infreddoliti e dirigenti spaesati.Il torello si stava trasformando in Toro, come spesso accade nei secondi tempi, ma stavolta la metamorfosi è stata interrotta sul più bello, cioè quando la pressione sull'avversario si stava facendo intensa ed  i guanti del portiere ragazzino si erano ormai abbondantemente sporcati.Sveglia Toro! Mi viene da dire, giacché le partite constano di due tempi, e non è necessario andare sotto, per capire che non è maleducazione bussare alla porta avversaria. La difesa d'acciao, a volte, può non reggere tutti gli urti. Vengo alle gallinelle: in queste ore si legge tutto e il contrario di tutto, perché a tutti viene richiesto un parere. Dirigenti, allenatore, giocatori, magazzinieri, giardiniere e autista del pullman, ci tengono a dire che il Padova non c'entra niente, che i capitani avevano deciso di giocare, che le partite si decidono in campo, non nei palazzi della giustizia sportiva.Non è mio compito, né mia volontà dire cosa sia giusto  fare in un caso come questo, visto che, appunto, esiste una giustizia sportiva, ma utilizzando il buon senso mi viene da dire che in un calcio come il nostro, bisognoso di credibilità sopra ogni cosa, non si possono giocare partite se non nel più pieno rispetto delle regole, mettendo le squadre in campo nelle condizioni ideali per esprimere il proprio gioco. Se ciò non avviene, la partita deve essere quanto meno rigiocata. Ovviamente nella sua interezza. Se poi dovessero essere ritenuti applicabili i precedenti che già i lettori conosceranno, è giusto che al Toro venga assegnato lo 0-3 a tavolino.Non ci resta che aspettare, nella speranza che questa vicenda non si trasformi nell'ennesimo autogol del nostro calcio.