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mondo granata
A Cervinia-Valtournenche, la rinomata località valdostana ai piedi del Monte Cervino, ha preso ieri sera il via la 22ma edizione del "Cervino CineMountain", il festival internazionale del cinema della montagna che durerà sino all'11 agosto e coinvolgerà anche altri comuni dell'alta Val D'Aosta come Torgnon, Antey-St Andre e Chamois (e del quale QUI trovate ulteriori informazioni). L'organizzazione ha inaugurato la kermesse con una serata a forti tinte granata, quella che si è tenuta al Cinema Des Guides di Cervinia. "Gran Cervino Gran Torino" è stato il titolo dell'evento che ha visto ospiti tifosi eccellenti come Piero Chiambretti, Mauro Berruto, il commendatore Vittore Beretta e il giornalista Beppe Gandolfo nonchè giocatori che hanno fatto la storia del club come Claudio Sala, Pasquale Bruno ed Enrico Annoni. Presente anche il Torino FC, nella persona di Antonio Comi, il direttore generale.
https://www.toronews.net/gallery/fotogallery-quanto-granata-al-xxii-cervino-cinemountain/
AMARCORD E RISATE - Tra i temi della serata l'origine e la natura della passione granata, che sta tornando a contagiare sempre più persone dopo un ventennio di scarse fortune per il Torino a cavallo tra anni Novanta e anni Duemila. Non poteva mancare il ricordo del Grande Torino, a settant'anni dalla sua scomparsa, ma si sono poi rivissuti - anche tramite la proiezione di filmati - altri momenti epici della storia granata, come lo Scudetto del 1976 e la semifinale di Coppa Uefa contro il Real Madrid del 1992. Due ore a tinte granata trascorse velocemente tra le battute di Chiambretti ("Il Toro cerca giocatori con la bava alla bocca, ma Bava ce l'abbiamo già come direttore, quindi il presidente Cairo può risparmiare"), la lucidità d'analisi di Berruto e gli aneddoti di Bruno, che ha raccontato come maturò la decisione di passare dalla Juventus al Torino, e come l'iniziale ostilità del popolo granata si trasformò quasi in adorazione.
"LE PAROLE - Infine, non si poteva non parlare anche del momento attuale del Torino, tra l'avventura europea in atto e il calciomercato. La chiosa è stata di Comi, che ha portato la voce della società. "Un po' di storia del Torino penso di conoscerla e dico che il Torino non ha mai avuto quello che c'è oggi. Noi non viaggeremo su una Ferrari, ma nemmeno su una Cinquecento. Non abbiamo i budget delle grandi squadre ma economicamente siamo solidi", la puntualizzazione di Comi. "Così come dal punto di vista tecnico. E abbiamo una società che guarda al futuro: abbiamo oltre 60 Academy con 15mila bambini che potenzialmente potrebbero tifare Toro. E ci sono 1500 bambini che ogni estate vengono ai Toro Camp. C'è pianificazione, non si guarda al presente ma anche al futuro", ha spiegato Comi.
"Sul mercato in entrata il Torino è ad oggi ancora fermo a livello di ufficialità: "Il Torino intanto non ha avuto bisogno di vendere quando nella storia si è spesso visto che la società ha dovuto vendere per campare - è la conclusione di Comi -. Sicuramente, come ha detto il presidente, arriverà qualcuno, ma deve essere qualcuno che veramente alzi il livello della squadra. Ci stiamo lavorando, ci stiamo impegnando, tutti insieme come sempre fatto in questi anni. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto e credo che i tifosi debbano imparare ad apprezzare quel che hanno".
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