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Quattro pappine

Quattro pappine - immagine 1
di Silvia Lachello Martedì 13 marzo 2012, ieri Torino-Verona 1-4, quasinotteCaro Diario,io sento le voci.Dentro alla mia testa.Non è una novità.Ieri le sentivo fuori.Era terrificante.Ogni tanto una di esse spiccava sulle...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Martedì 13 marzo 2012, ieri Torino-Verona 1-4, quasinotteCaro Diario,io sento le voci.Dentro alla mia testa.Non è una novità.Ieri le sentivo fuori.Era terrificante.Ogni tanto una di esse spiccava sulle altre e avevo l’appiccicosa e scomoda sensazione di essere costretta a sentire il flusso dei pensieri di qualcun altro.Io, tutto sommato, ero spensierata.Uscendo dallo stadio avevo telefonato a mamma: lo faccio sempre quando esco.Sperava che io fossi rimasta a casa.Col cavolo... ero lì, ero inerme, ero colpita e affondata ed ero 'contenta' di essere lì.Misteri insondabili del mio garbuglio interiore.Mamma mi ha detto che, dal momento che aveva passato una giornata infernale a causa del mal di denti e che la serata si era rivelata altrettanto infernale a causa della partita, invece di andare a dormire avrebbe cercato un film dell’orrore che placasse la sua anima frusta.Mi è venuto da ridere ed allora... ho riso.No, non si è trattato di un riso isterico: ridevo di risate, ridevo di umorismo, ridevo di vita, ridevo di... oh, ca§§o, ridevo. Punto.E poi le voci.Quelle stramaledette voci.Le sentivo ieri e le sento anche oggi.Io te lo devo dire: è un incubo. Questa notte mi sono addormentata e ho sognato che ci facevano goal e faceva male. Ho paura. Paura.Ancora.Guarda, non dirmi niente, sono troppo incazzato... qui non si va da nessuna parte, se continuiamo così, non si va da nessuna parte... non possiamo superare i playoff con una squadra così...Ogni tanto trovavo spazio per le riflessioni, sentivo anche la mia voce e la mia voce interiore (una delle tante) diceva: Che roba strana... abbiamo sbagliato tutto e la sorella di tutto, gli altri hanno vinto meritatamente... perché non provo un minimo di sofferenza? Perché?E poi altre voci, non mie.Ventura se ne deve andare, è finito il suo tempo, questi sono i risultati del suo titic e titoc: quattro pappine e tutti a casa con la coda fra le gambe!Cavoli... una volta ero io quella che viveva le partite una per una come se fossero eventi slegati fra loro... improvvisamente mi sono ritrovata a prendere in considerazione TUTTE le partite giocate fino a qua e... non provavo dolore.Ora, caro Diario... mi era accaduto in passato che il Toro mi rendesse atarassica (parolona brutta... diciamo: priva di emozioni)... ma NON provare dolore, NON significava NON provare emozioni: di quelle ne provo sempre in abbondanza.Forse era stupore.Boh.Non lo so.Uh, tra l’altro... quei simpatici gaglioffi dei tifosi della squadra che ieri ha strameritatamente stravinto... sì, quei simpatici tomi... sono dei perdenti.Lo so, ai fini del campionato non conta nulla, ma... trovarsi a contatto con certe bassezze permette di essere più gentili con se stessi nei momenti di autocritica.I cori su Superga.Che banalità.Provare a distinguersi un po’, un minimo, una briciola, dalla volgarità imperante pare brutto e disdicevole, vero?Sì, evidentemente gli pareva brutto e allora... vai con il disprezzo per la tragedia, vai con il dileggiamento di qualcosa di talmente terribile da non poter essere detto.Ma loro lo hanno detto.Soddisfatti, ragazzi? Soddisfatti di aver pigliato per il cu#o trentun morti? Soddisfatti di esservi pigliati per il cu#o da soli?Se non avete rispetto per la morte, EVIDENTEMENTE non avete rispetto neppure per la vita.Provo compassione. Tanta.Sì, lo so: con la mia compassione vi ci pulite il cu#o... bene, almeno avrò avuto un’utilità per la vostra igiene, via.Tra l’altro... gente di poca fantasia, gente che si fa vanto di aver ospitato una grande storia d’amore fra le mura della loro città... se non ci fosse stato quell’inglesino di Stratford, probabilmente il balcone di Giulietta sarebbe già stato abbattuto.Inglese e terrone, fra l’altro: Stratford non è mica tanto a nord...La differenza fra portare sulle spalle una Tragedia (vera) e approfittare di una Tragedia che merita la T maiuscola solo perché è stata scritta da un Genio (anche se inglese e terrone, britannicamente parlando).Viva le differenze, ora e per sempre, viva NON essere così.Un’altra voce ho sentito e l’ho sentita ieri a partita in corso.Non era esattamente una voce... era un jingle.Partito dopo il goal di Sgrigna.Dea mia, quanto ho riso... una delle cose più patetiche che mi sia stato dato di incontrare nella vita.Min§hia, siamo sotto di tre gol (sì, a quel punto il divario si era ridotto...) e fai partire il jingle?Per favore... un po’ di dignità.Per solleticare ulteriormente i sensi i tabelloni hanno esclamato GOL! con un truzzissimo effetto flash.I tabelloni.Sono diventati illeggibili, fra l’altro.Vabbe’.Il jingle e l’effetto flash.Quasi ho ringraziato lo speaker per aver evitato toni trionfali nel pronunciare il nome del marcatore.Oggi sul calare del pomeriggio, in quel momento meraviglioso per scattare foto, quando il cielo è color indaco, quando chiudi gli occhi, li riapri ed è buio e forse, dico FORSE, puoi far scendere una lacrima, mi arrivavano ancora messaggi.Alberto voleva sapere se io avessi dormito.Ho dormito come un sasso, a dire la verità, Alberto, come un sasso: che meraviglia.E allora ho pensato che c’è qualcosa che mi sfugge.Quando il Toro gioca da Toro, si sente dire: "Non svegliatemi, voglio continuare a sognare."Quando il Toro non c’è (rif. ieri sera), si sente dire: "Non ho dormito un ca§§o."In quest’ultimo caso ci sono rimedi naturali che possono essere d’aiuto, ma non è la sede in cui disquisirne...Dormire e vivere: la prima azione è propedeutica ad un migliore svolgimento della seconda, su questo non ci piove, ma... non capirò mai perché non si dica "Svegliatemi: voglio viverlo tutto!" quando il Toro è il Toro e non si cerchi il modo per scaricare i nervi (dai, ne dico due: valeriana e yoga) ed abbandonarsi ad un sonno ristoratore quando il Toro non c’è (rif. ieri sera).Arzigogolo troppo, caro Diario? E chi se ne frega.Anche io sto male, nonostante non mi stia strappando i capelli.Anche io devo curarmi le ferite, nonostante manifesti una calma inaspettata trattandosi di me.Anche io... basta.Basta con le lamentazioni.Di piangina ce ne sono già troppi in questa città.Inaspettatamente alcuni erano vicini a me ieri sera: conto sulla loro Granatica capacità di reazione.Ed ora... pedalare.I piangina, i Ragazzi, tutti: pedalare.Poi ti devo raccontare che la cosa più sensata che mi è stata detta in giornata era composta da due parole, due piccole parole, nove lettere in tutto, poca roba, tantissima roba, vedi tu: rispetto sempre le opinioni altrui, anche e soprattutto quando dico "Io non sono d'accordo con te"Sai, mi è accaduto, un bel po' di tempo fa, di dire un "Io non sono d'accordo con te" e di sentirmi tacciare di essere suscettibile, ove la suscettibilità era manifesta in chi non si vedeva accordare consenso. Tante teste, tante idee, tantissime teste di ca##o: viva le differenze, ancora una volta.Sto divagando.L’unica cosa sensata, ti dicevo, ed era questa: forza Toro.Tendo a non dimenticare mai nulla, neppure un tot di partite giocate come si deve, neppure una sconfitta terrificante.Preferisco pensare che certe batoste servano a capire meglio i propri limiti.Tanto in campo quanto intorno al campo.E un applauso a chi ieri ha applaudito il Toro: anche quella è stata una cosa sensata. Sono felice di avervi partecipato.