mondo granata

Quel giorno a Dallas…

Redazione Toro News
di Mauro Saglietti

Vorrei portarmi avanti col lavoro che in questi mesi molti “colleghi” giornalisti hanno solertemente perseguito, ovvero quello di sviscerare punto per punto i tasti dolenti della nostra Presidenza, farne conoscere al mondo i lati più oscuri e nascosti.Basta con le zone d’ombra e di dubbio, con i misteri nei quali la solita figura sembra affacciarsi come regista impunito, per poi rimanere nell’ombra.Badate, qui non si tratta di stupidaggini come container o pullman.Mesi di ricerche mi hanno portato in possesso di documenti che, nelle mani degli stessi solerti indagatori si cui sopra, potrebbero portare nuovi e validi argomenti alla loro politica di smascheramento dell’unico vero responsabile del male del mondo: ovviamente Cairo!

 

Partiamo da uno dei casi più eclatanti. E’ inutile continuare a nascondersi dietro a un dito.A quanto ne so anche i miei solerti “colleghi” sono già sulla scena del crimine e si stanno muovendo per portare a galla nuove prove.E’ ora di calare la maschera di menzogne e ipocrisie e far sapere al mondo che il 22 novembre del 1963, a Dallas, non fu Lee Harvey Oswald a sparare al povero John Fitzgerald Kennedy.Ma, come abbiamo sempre sospettato, Cairo.

 

Diciamola tutta, la tesi che un solo uomo avesse organizzato l’omicidio, compresa l’esecuzione materiale dello stesso, non era mai andata giù agli storici, verità che forse poteva andare bene per la commissione Warren, ma non per un pubblico scafato dagli anni, che ha spesso visionato e sezionato nel dettaglio il famoso filmato di Abraham Zapruder, che quel giorno in Dealey Plaza si trovava a filmare il corteo presidenziale, ignaro di stare per passare alla storia.Per ottemperare a questo compito, occorreva un uomo dotato di estrema ferocia, freddezza e mira millimetrica. Vi viene in mente qualcuno? Cairo naturalmente, che come sapete è un micidiale cecchino.

 

Possiamo dirlo? In fondo ce l’eravamo sempre aspettato.Le ricerche dei “colleghi”, che appena subodorata la notizia si sono subito catapultati a Dallas, hanno già portato alla luce varie testimonianze di testimoni oculari che affermano di aver visto quel giorno Cairo sparare dalla finestra del sesto piano (sarebbe il quinto…) del Texas School Book repository.Tra questi testimoni di provata e inconfutabile attendibilità, figurano ad esempio il Sig. James Cantsee, cieco dalla nascita, che quel giorno si trovava in Dealey Plaza, e che ha rilasciato una lunga dichiarazione nella quale afferma di essere in grado di riconoscere ancora oggi, dopo tanti anni, il presidente Cairo come killer di JFK.Ad avvalorare la tesi, risultano poi decisive le recenti testimonianze di Oliver Byebye, deceduto venti anni fa, del quindicenne Anthony Young, del neonato Mark Tooyoung e del pistolero Johnny Rifle, deceduto nel 1902.Ma non basta.C’è in fatti chi afferma di avere intravisto Cairo fare fuoco sul povero Presidente non solo dal famigerato sesto piano, ma, nello stesso istante, anche da dietro la staccionata che separa la Dealey Plaza dal vicino scalo ferroviario.Inoltre altri testimoni sostengono anche la presenza di un terzo uomo, sul cavalcavia ferroviario della Dealey Plaza, che contemporaneamente aprì il fuoco contro il corteo presidenziale.Sarebbero in molti ad affermare di poter riconoscere nell’individuo in questione, un editore alessandrino.Gli ineffabili “colleghi” segugi, hanno trovato testimonianze più che valide a sostegno di questa argomentazione.Si sono recati ad esempio da una arzilla vecchietta nonagenaria di origine irlandese, tale Mrs. Reentr O’ Nat, che quel giorno si trovava nella Dealey Plaza.Costei, malgrado sostenga a giorni alterni di essere la principessa Sissi e l’ultima discendente dei Romanoff, è ritenuta teste assai affidabile e, sottoposta alle domande dei “segugi”, non ha avuto esitazioni nell’individuare il responsabile di tale tragedia.- Ricorda cosa faceva quel giorno, signora, in Dealey Plaza? - (vi risparmio la traduzione dall’Inglese.)- Certo che me lo ricordo, come no? Avevo appena terminato di scrivere il Mein Kampf e mi accingevo a transvolare l’Atlantico e… poi ho sentito quegli spari…- Ricorda da dove venivano?- Certo! Dal deposito di libri e dalla staccionata!- E saprebbe riconoscere l’uomo che sparava da entrambe le posizioni?- Certo! Ovvio! Non sono mica rimbambita? Che nome devo dire?- Questo signora…- Ah, si pronuncia “Cheiro”?- No, signora, deve dire “Cairo”.- Ah, certo, certo – la signora dà fondo a una fiaschetta di whisky, che dice essere appartenuta a suo fratello, il generale Grant - Certo! E’ stato Cairo! Cairo, è stato Cairo! Mi date altro whisky? E’ stato Cairo!- Ne è sicura signora? Saprebbe riconoscerlo tra queste tre foto?- Ma…! Sono tutte e tre uguali!- Certo, signora, ne indichi una… ecco… Bene, ha indicato Cairo. Questa è una notizia che scotta.

 

Come risultato di queste nuove ed inquietanti affermazioni, il video di Zapruder è stato scrupolosamente esaminato con le nuove tecniche digitali e non è azzardato affermare che si riesce a scorgere un volto familiare tra la folla ai lati del corteo.Le sue fattezze sembrano quelle di un presidente del Toro...

 

Passino dunque queste nuove e fondamentali rivelazioni, che gettano una nuova luce sull’intero caso. Quale fu allora il vero ruolo di Lee Harvey Oswald? E quale legame parte da Cairo e porta a Jack Ruby, che “uccise” Oswald in diretta televisiva?Cairo aveva rapporti con Lindon Johnson, che sostituì Kennedy? E se sì, quali?Tutto questo è da chiarire e fornirà materiale sufficiente ad illazionare per i prossimi 500 articoli dei “segugi”, almeno fino a quando Cairo non avrà passato la mano.

 

Finita qui?No tutt’altro, magari.Perché il mondo non cessa di scalfire in modo costante le nostre certezze.Siamo seri. Davvero dopo quasi 30 anni crediamo che sia stato realmente Marc David Chapman a sparare a John Lennon, l’8 dicembre 1980?Tzk tzk tzk.Questa è una patetica versione mistificata da chi, essendo un editore, ha il potere di influenzare i media.L’ex portiere del Dakota Building, sotto il quale avvenne il drammatico episodio, ha recentemente affermato al proprio nipotino, di avere intravisto una persona sospetta aggirarsi nei paraggi, nei giorni che precedettero la triste data. Una persona che mormorava “Bravo Gasbarroni, bravo Bianchi, bravo Pestrin, insomma, bravi tutti…”.Questa ipotesi, peraltro poco credibile, ma che i “colleghi” segugi stanno già scandagliando, si inserisce in un contesto più ampio: Marc David Chapman, ha sempre sostenuto di aver sparato suggestionato dalla lettura del “Giovane Holden”. Ecco. Possibile che a nessuno sia mai venuto in ente di andare a controllare se per caso il libro non fosse stato edito da Cairo?Possibile che nessun giornalista abbia mai fatto così sentitamente il proprio dovere da puntare su quella strada? Magari mettendo in giro voci date per certe, infischiandosene della veridicità?I segugi ci arriveranno presto, è giusto che l’uomo che si cela dietro tutto questo male venga smascherato.Sembra invece difficile comprovare la voce, che i “colleghi” solerti hanno già messo in circolazione. Quella che vuole che il vero nome di Yoko Ono, da molti ritenuta disastrosa causa dello scioglimento dei Beatles, non fosse appunto Yoko Ono, bensì Yoko Cairo.

 

Ma veniamo a qualche notizia ben più sostanziosa e non soltanto basata su voci, ma comprovata da fatti e attestati fotografici.E’ stato infatti finalmente possibile, dopo attenta ricerca dei soliti “colleghi” segugi bla bla, risalire al pilota del bombardiere americano “Enola Gay”, che il 6 agosto 1945 sganciò la prima bomba atomica su Hiroshima.Come dite? Non avrete per caso creduto alla versione ufficiale, che dava Paul Tibbbets come pilota ed esecutore della terrificante strage? No, vero?E se non fu lui, allora chi?Avete indovinato, proprio Cairo.Non ci credete?Guardate questa foto, fornitami dai solerti “colleghi”, che ritrae l’Enola Gay, in volo verso la sua destinazione infausta.

Guardate con attenzione all’interno del cockpit… Non vedete anche voi Cairo ai comandi del velivolo?I miei “colleghi” mi hanno assicurato che si vede benissimo, e che solo una persona in malafede a questo punto può mettere in dubbio una tale verità rivelata.

 

Veniamo a qualche dramma storico anch’esso velato di mistificazione.Qualcuno crede ancora alla favoletta del Titanic che speronò l’iceberg?Puah, verità da tabarin.Non fu il Titanic ad andare addosso all’iceberg.Fu Cairo a speronare il Titanic.Questa rivelazione, che in realtà si subodorava già da tempo, è stata resa possibile grazie ad una perizia ordinata dai “soliti” noti.Un diagramma radar della fiancata del Titanic, nella quale si aprì la falla, non rivelerebbe un segno di trascinamento, ma l’impronta stessa del faccione del nostro presidente.Incredibile non esserci arrivati prima, anche se i potenti strumenti con i quali i “colleghi” hanno effettuato la rilevazione (una macchina per cucire Singer del 1969) non sembrano lasciare adito a dubbi.

 

Del resto se c’è una colpa da assegnare, deve essere “colpa” di Cairo.Mettiamo anche che non sia stato lui a speronare lo sfortunato transatlantico...Possiamo noi essere sicuri che non si recò personalmente sulla banchisa per segare via l’enorme montagna di ghiaccio, rivelatasi poi fatale?Chi ci dà la garanzia che non sia stato lui?Chi ci può assicurare sul fatto che non fu lui a dare l’ordine ai motoristi di procedere a tutta birra, nonostante il pericolo?Guardate poi questa foto, che rappresenta il probabile iceberg della sciagura, foto come al solito passatami dai bla bla bla.

E’ originale, garantita al 100% e ritoccata con Photoshop, ed ha già fatto il giro del mondo, ad indicare la “colpa” morale del nostro presidente!

 

Come detto, tutto questo è niente.Ora, passi che Cairo è il maggior responsabile della crisi finanziaria mondiale, che non ha fatto nulla per evitare, ma più si scava, più si scoprono nefandezze.Guardate questo geroglifico, ad esempio, ritrovato in Egitto dai soliti “colleghi”, grazie ad un viaggio del Tour operator Patacca Viaggi.

Allora, c’è bisogno che vi spieghi chi è stato ad avvelenare Cleopatra con un morso avvelenato o ci arrivate da soli?Tra l’altro, questo geroglifico originale si può trovare da Lidl, solo fino a domani ad un prezzo scontatissimo.

 

E’ inutile tergiversare e riversiamo le nostre ire su chi ha la colpa, secondo le rivelazioni dei nostri amici!Lo sapete ad esempio che Cairo ha aperto un motel vicino a Phoenix, in Arizona, dominato da una cupa casa vittoriana, nel quale si aggira, figura sinistre e minacciosa, quella che lui dice essere la madre?Vogliamo poi parlare dell’estinzione dei dinosauri? La carta stampata in questo senso non ha dubbi sul colpevole. Cairo, Cairo e ancora Cairo!Probabilmente con l’aiuto di un meteorite da lui pilotato personalmente.E della battaglia della Seconda Guerra Mondiale per la conquista della città che portava il suo nome, Cairograd?Cosa vogliamo dire?Pensate che Cairo in qualche modo non abbia a che fare con il Triangolo delle Bermude?Chi credete che sia stato a rapire Elena di Troia?Cairo naturalmente.Fonte attendibile: Omero. Cieco.

 

Chi inseguiva Mosè?Il faraone Cairo! Grrrrrr.E chi si vendette per 30 denari?Giuda IsCairota!Chi faceva parte della Banda della Magliana? E’ vero che Bonnie & Clyde erano una sola persona?Originaria di Alessandria?Chi fece entrare Rivera a soli 8 minuti dalla fine in Brasile-Italia del 1970? Chi prese gol da 40 metri dall’olandese Haan in Argentina 1978?E, tanto che siamo in argomento, qual’era il vero nome del dentista che nel 1966 a Middlesbrough umiliò la Nazionale Italiana, se non Cair Doo Ik !

 

A Givoletto, c’è un semaforo che causa code chilometricheEbbene, fonti certe mi dicono che tutte le sere Cairo si rechi di nascosto a regolarlo, allungando i tempi del rosso, per pura malvagità.E poi l’altro giorno non mi funzionava l’ascensore.Mi è scaduta la rata del mutuo.Non trovo posteggio la sera.Ho la gastroenterite.In televisione trasmettono “Amici”.Ho Giove in quadratura con Venere.Cerco me stesso.Ho fame.Ho sete.Cerco la Titina.La cerco e non la trovo.Sono sicuro che sia colpa di Cairo!Sono sicuro che la carta stampata ha ragione!E’ colpa sua! Quasi quasi mi metterei a saltare a piedi uniti istericamente, pur di asserire che è colpa sua di tutto! Di tuttoooooo!Coooolpa!!!

 

E adesso… accdent! Cosa sta captando?Non resco pù a scrvere bene.Maledzone! A forza di scrvere m s è rotta la tastera, Non scrve pù la terza vocale!Lo sapevo!Colpa di Caro! Colpa di Caro! Deve essere colpa sua!

 

 

Questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione attiva di una serie di “bravi ragazzi” e cari amici, con i quali ci si è scatenati nelle scorse settimane con goliardia.Grazie ragazzi, compagni di serate e di innumerevoli post! Mauro Saglietti