mondo granata

Quelli dello ‘Spartacus Muzzi’

Ermanno Eandi

Lo sanno tutti che i tifosi del Toro sono eclettici, simpatici e un po’ folli. Coltivano la difficile arte dell’ironia, da sempre simbolo d’intelligenza. Anche nel ritiro di Macugnaga i casi non sono...

Lo sanno tutti che i tifosi del Toro sono eclettici, simpatici e un po’ folli. Coltivano la difficile arte dell’ironia, da sempre simbolo d’intelligenza. Anche nel ritiro di Macugnaga i casi non sono mancati: un esempio lampante è quello dello “Spartacus Muzzi - Group”. Sono in tre, nelle loro magliette è impresso il mitico gladiatore tracio, gironzolano con striscioni avvolti e accuratamente chiusi, ma quando appaiono i loro eroi, danno mostra del loro ingegno con l’ostensione dei loro goliardici teli. Il loro eroi sono “Rambo” interpretato da Silvester Stellone, “Elvis” ovviamente Abbruscato che realizza gol a ritmo di rock&roll e “Spartacus” il gladiatore Roberto Muzzi.

Proviamo a conoscerli meglio: “Il gruppo è composto da otto membri – dice Angelo Franciscono di Alice Castello – sono un grande appassionato di musica, Elvis è un grande attaccante e sono sicuro che farà ballare tutte le tifoserie avversarie". Per Marco Barracuda di Volpiano: "Stellone è un acquisto forte e pesante, un vero trascinatore un combattente nato come Rambo”. “Una volta si portavano per le vie della città le icone della Madonna, noi portiamo i campioni del Toro, – scherza Antonio – Muzzi per noi è il vero gladiatore del Toro, sono il più vecchio del gruppo ed ho 41 anni” La domanda è spontanea, non si vergogna alla sua età andare in giro così? “Assolutamente no – afferma Antonio – anzi cerco di insegnare a mio figlio, la voglia di scherzare e ridere con gusto. È importare saper vivere con ironia, sapersi prendere in giro, senza però sminuirsi” . Parole sante. “È stata una folgorazione abbiamo visto giocare Muzzi, la sua generosità ci ha colpito. È il gladiatore che si è liberato dalla schiavitù, l’eroe, il campo della rivolta granata, fino alla trionfale promozione. Adesso grazie a Cairo e a tutta la squadra siamo liberi e dobbiamo fare di tutto per mantenere la nostra libertà”. Se gli si chiede come mai hanno realizzato tutto ciò, loro vi rispondono: “Un po’ per scherzo, un po’ per fede, ci teniamo a precisare che li portiamo in Maratona questi vessilli, alcuni dall’ebbrezza della serie A si sono irrimediabilmente rovinati, per esempio in uno c’era lo smile dell’Avatar del forum di Toronews e nell’altro c’era Rosina trasformato in mini-me, l’avversario di Austin Power. In curva sono andati alla grande”. Durante gli allenamenti hanno osservato avidamente i nuovi arrivi. Non guardano le azioni, ma i dettagli del viso e i loro modi di fare, per preparare nuovi e bizzarri striscioni su di loro, per il prossimo campionato. Un ultimo monito, un appello, a tutti coloro che ogni giorno vivono la loro vita, chiusi in un bunker asettico, dove l’ironia non può intaccarli: "Siate seri!... ridete!"Grazie ragazzi.