Quello che…

Sono lieto di constatare come il gioco “quello che non ho” sia stato molto apprezzato dai lettori.Ad esempio Riccardo ha scritto:“Non ho mai cambiato il simbolo (Toro), né scambiato con una zebra”.“Non ho mai cambiato la maglia granata con colori simili”.“Non ho pianto per finta, ma per gioia o delusione”.“Non ho mai dimenticato gli insulti di Sivori a Ferrini”.Marco:“Non ho mai abbandonato la mia squadra, indipendentemente dalla serie in cui giocasse”.“Non ho uno stadio supermercato ma rivoglio il mio, pieno di storia e di gloria”.“Non ho cambiato il mio simbolo, anche perché il mio è il simbolo più bello del mondo”.“Non tifo la mia squadra solo quando vince”.“Non ho mai dimenticato la formazione degli Invincibili”. (Perché solo gli Invincibili sono gli Invincibili).“Non ho mai tifato contro qualcuno, ma sempre per qualcuno”.“Non ho nessuna stella, ma ho la dignità e il diritto-dovere di camminare a testa alta”.“Non ho ancora dimenticato Amsterdam e qualche volta mi capita di sognare che uno di quei maledetti pali si trasforma in rete”.“Non ho cugini calcistici. Se quelli sono cugini, io odio i parenti”.Andrea:“Non sopporto i pianti e le lamentele fatti per ottenere qualcosa”.“Non ho paura di portare avanti la mia fede, anche se nella mia città sono uno dei pochi”.“Non ho messo fuori la bandiera dopo la promozione; semplicemente perché la mia bandiera è sempre stata fuori”.“Non sopporto le bugie e le ingiustizie”.“Non ho mai tolto il bollino del Toro dalla targa”.Quella che avete letto è una piccola selezione di frasi che avete scritto per continuare il gioco “Quello che non ho...”. Tutto è partito da un'idea del fratello Simone, che ha preso spunto dalla fortunata trasmissione televisiva, riletta in salsa granata.Grazie a tutti coloro che hanno voluto partecipare.Il gioco continua: sotto con le idee.

Giacomo Serafinelli