mondo granata

‘Ragazzi fuori la grinta, il veroToro non molla mai’

Redazione Toro News

STIAMO UNITI, FORZA CAIRO

Da Edoardo

ho letto il tuo appello a non mollare, a crederci fino alla fine, e lo condivido pienamente. Oggi pomeriggio ho diviso le mie sofferenze davanti al video con gli amici del Toro...

STIAMO UNITI, FORZA CAIRO

Da Edoardo

ho letto il tuo appello a non mollare, a crederci fino alla fine, e lo condivido pienamente. Oggi pomeriggio ho diviso le mie sofferenze davanti al video con gli amici del Toro club Pescara. Certo che fra noi e il milan c'è un abisso, e loro non hanno certo spinto sull'acceleratore, ma, a parte la pochezza del Toro, specie nel primo tempo, mi ha irritato l'atteggiamento di Messina che, nelle poche ma fondamentali occasioni a nostro favore (azioni di Muzzi steso da Nesta e di Lazetic che, solo in area verso la porta, è stato fermato da un fallo inesistente) si è dimostrato molto caslingo.........al contrario. Mi è sembrato di rivivere i tempi dei favoritismi ai gobbi!!!!! Facendo una breve riflessione, oltre a prendercela con la nostra debolezza, abbiamo riflettuto sul fatto che il Toro, anche in queste condizioni penose, dà ancora molto fastidio perchè è una delle pochissime squadre con tanto, tantissimo seguito, e questo fatto dà fastidio ai potentati della televisione e dei massmedia che del Toro non parlano MAI. A volte, come nel caso di stasera su Italia 1, si arriva a stravolgere completamente la realtà sulla moviola (va bè che pistocchi e c. prendono lo stipendio da berlusconi, ma un po' di decenza non farebbe male) o, peggio, a non parlare di episodi importanti e ad inventare ipotetici rigori per il milan.

NON SI VIVE SOLO DI RICORDI

Da Massimo

"Adesso basta!!!! Sono, anzi tutti, siamo stufi di assistere puntualmente ogni domenica a spettacoli pietosi, che forse neanche in serie C si vedono!! Per carità, un grosso ringraziamento al nostro presidente che ci ha salvato dall'annientamento, ma se quest'anno dovessimo salvarci, per la stagione prossima o tira fuori tanti ma tanti soldi, per creare una squadra davvero competitiva, oppure è meglio che molli tutto. Ma la società non si è resa conto che la serie A non è la serie B; che non si può affrontare un campionato come il nostro con giocatori oramai alla frutta, che avrebbero difficoltà a trovare un posto da titolare anche tra i cadetti (tranne forse qualcuno); che non si può pensare di fare risultato puntando solo e sempre su Rosina (giocatore dalle grosse potenzialità ma che non è certo Maradona); che non è possibile che ogni domenica i migliori in campo siano sempre i soliti "vecchietti". Insomma basta, sono stufo e nauseato di tutto ciò; popolo granata, presidente, i ricordi sono importanti e non vanno mai cancellati, ma ricordiamoci tutti che non si può vivere solo di ricordi!!!!!!

UNA SOLA PAROLA: VERGOGNA

Da Federico

IL PROGETTO DEL PRESIDENTE URBANO CAIRO SI E' SVELATO IN TUTTO IL

SUO SPLENDORE LA SERIE "B" GRAZIE DA CHI HA CREDUTO IN VOI ED HA INVESTITO SPERANZE DI RIVINCITA E DI RINNOVAMENTO DI UNA MAGLIA GLORIOSA COME QUELLA DEL TORO. VERGOGNA!!!!!!!

"ERA MEGLIO SPENDERE A GENNAIO CHE RIFARE UNA SQUADRA IN B

Da Stefano

OCCHIO: CON CAIRO SIAMO TORNATI FRA LE VACCHE…GRASSE!

Da Sergio

Caro Toro,

tu non lo sai quante persone alla sera della domenica stanno con le palle in giostra perchè poche ore prima tu ti sei fatto una figuraccia. Non ti immagini neanche quanti cominciano a contare i giorni che mancano per vedere se alla prossima glielo facciamo vedere chi siamo davvero. Allora, caro Toro, cosa aspetti a darti da fare? Qui c'è gente che comincia a dire che la tua mente nuova, che si chiama Cairo, sta andando verso quel tedesco, Alzheimer, che ti fa ragionare male. Ma questi qui, i disfattisti, i sognatori a sproposito, i "tutti-bravi-dopo-Messina+tutti-somari-dopo-Siena", dov'erano qualche mese fa? Tu ti rigiravi appena fuori dal mattatoio spinto da cimmiromero verso giovannONE. Stavi per andare a fare carne da bollito quando è arrivata questa mente qui. Poteva arrivare prima dicono. Sì, ma finchè tu stavi con la guardia di finanza in casa a comprarti bisognava essere scemi proprio! E per fortuna che questo scemo non è. Questa mente che hai adesso ti ha fatto tornare nella stalla con le vacche grasse dopo 1 solo anno di pascolo a secco. Ti ha ricomprato tutto il tuo passato di storia e coppe appena ha potuto. E senza lesinare sul prezzo. Questo cervello che hai adesso ha preso qualche cantonata con Zac e altri nomi nobili, Barone su tutti, ma comunque ci sta dando dentro in prima persona. Oggi sento quelli che-il-toro-siamo-noi a dire "ma Cairo quando se ne va?" Credo che tu per primo dovresti mandare questa inconludente ciurma a seguire un'altro sport. Magari la vela che va avanti a colpi di miliardi di €. Tanto questi tuoi tifosi, come ormai quasi tutti, pensano siano che questa sia l'unica medicina vincente. Io non credo che tu abbia bisogno di avere un riccone spendaccione in testa. Io penso che per guarire sarebbe intanto meglio che le tue flosce membra corressero tutte come Ardito e combattessero tutte come Muzzi. Credo che tu debba tornare ad essere il Toro. Quello vero. Una bestia che ha la pressione alta e molto testosterone sempre in circolazione. Un animale con quintali di muscoli perennemente caldi e senza un briciolo di pazienza. Tu devi tornare ad essere uno dei pochissimi animali che nessun domatore riesce ad addestrare e che non sarà mai in nessun circo perché tu sei nato per fare quello che ti pare o caricare chi ti impedisce di farlo. Punto e basta. Bene, per tornare così più che di soldi c'è bisogno di persone che entrino nel ruolo. GdB è uno che va già bene. La mente che lo ha richiamato pure. Gli altri del gruppo almeno ci provino senza scuse e senza "..ma il contratto quando?". Dire oggi che questa mente è da cambiare mi fa pensare che a tanti dei tuoi oggi piacerebbe averci Moggi a comandare!

LO SPORT E’ RISPETTO PER TUTTI I TIFOSI

Da Amedeo

Caro Direttore,

scrivo nuovamente alla redazione di Toronews dopo alcuni mesi di silenzio per denunciare e condannare il comportamento di alcuni "fratelli di virus granata". Infatti ieri sera, all'uscita dal Comunale, abbiamo assistito purtroppo a scene di violenza verbale - e fortunatamente per quanto ho visto io non fisica – nei confronti di gruppetti di tifosi milanisti che si avviavano verso casa. Il fatto grave è che si trattava non del Ras della Fossa (vedete i film di Diego Abatantuono se non lo conoscete) ma, in almeno 2 casi, di papà che accompagnavano bambini di 6-7 anni. I bambini indossavano la maglia del nostro avversario milanista. Mi chiedo come sia possibile incontrare persone così stupide da minacciare di violenza un papà che porta il proprio bambino a vedere per una volta dal vivo i suoi eroi, tante volte visti solo in tv. In fondo, se queste persone sono venute ier allo stadio è proprio perché il Milan giocava a Torino contro l'unica squadra di serie A della città. Dovremmo esserne fieri. Mi chiedo come possa trasformarsi in bestia un uomo che dimentica di essere stato bambino a sua volta e di aver tifato in curva o in tribuna, accompagnato dal proprio papà o da uno zio. Indipendentemente dalla partita, indipendentemente dall'arbitraggio del sig. Messina (a proposito, non vi sembra strano che il maggiore quotidiano cittadino oggi parli solo distrattamente dell'operato del direttore di gara, affibbiandogli un bel 5,5 in pagella), indipendentemente dalla scialba prestazione della quadra granata, lo sport è e sarà sempre anche e soprattutto rispetto per tutti i tifosi. Forza Toro!

DAL BRASILE: NIENTE TRISTEZZA, FUORI GLI ATTRIBUTI

Da Marco

"Ragazzi nonserve reclamare o rimanere tristi,bisogna salvarsi e dopo si, fare tutti gliesamie tirare le somme, quindi tutti insieme soffriremo ma ci salveremo. Ascoli - Roma e Livorno la nostra salvezza peró ci vogliono gli attributiiiiiiiiiiiiii.

Caro direttore faccia del suo / nostro Sito la bandiera della speranza per la salvezza

Come negli altri periodi di crisi (e purtroppo quest’anno ne abbiamo visti e vissuti tanti), la mail è tornata a riempirsi di messaggi di vario tipo, di cui quelli pubblicati sono solo una piccola selezione. Chiedo scusa a tutti coloro che hanno scritto e di cui non ho potuto pubblicare le mail li invito a non smettere mai di farlo, per dare spazio alla vostra voce piuttosto allargheremo lo spazio a più appuntamenti settimanali per far sentire ai giocatori, alla dirigenza e a quanti ci leggono il vostro pensiero. Ringrazio in particolare Franco, Sandro, Roberto e Carlo di cui non ho potuto pubblicare le lettere non per cattiveria, ma perché scritte in maniera “troppo appassionata”.

Lo sanno tutti, persino in Brasile che il Toro non è quello visto con il Milan. Quella era una copia, mal contraffatta, della squadra che ci ha fatto sognare l’anno scorso e, a volte, quest’anno.

Ha ragione Ardito: “In questo momento nessuno può permettersi di cedere”, anche se lo scoramento è forte. Ma in fin dei conti è una normale situazione da Toro. Non è questo il tempo di intentare processi a chicchesia, i giocatori sono questi e ha ragione il mister quando dice che ci hanno abituato a prestazioni ben diverse.

Occorre pertanto aiutarli a crederci e a sconfiggere la paura e le proprie ansie. E’ una settimana propizia per questo, c’è anche la messa a Superga che può aiutare a ritrovare gli antichi furori insieme al supporto di una tifoseria calda e appassionata, ma anche paziente e civile, ricca, fino all’inverosimile, di speranza.

E lasciamo in pace anche il Presidente a cui l’unica cosa che possiamo chiedere, adesso, è di aiutare i giocatori a tirare fuori il meglio di sé stessi, come fece prima del decisivo match con il Mantova. Se proprio deve seminare qualcosa più che il sale (che al Toro porta male), usi delle calamite, magari riesce ad attirare anche quei due tiri e mezzo che riusciamo a fare e a catalizzare nei giocatori la passione di una tifoseria a cui, per dedizione e pazienza, starebbe stretto il quarto posto. Nessuno meglio di lei e di De Biasi conosce le leve giuste (e non mi riferisco ai quattrini) per trasformare in undici tori, la sua truppa.

L’anno scorso ci riuscì proprio nel momento più difficile. In fin dei conti siamo del Toro, ma siamo anche italiani quindi portati, geneticamente, a tirar fuori il meglio quando le cose si fanno più dure. Lo sa bene la nostra Nazionale che ha costruito un successo insperato quando ha avuto di fronte un fuoco continuo di pregiudizi, critiche e avversari.

Non era la squadra più forte del Mondiale, ma era quella più compatta e motivata. Il 4 maggio sarà un’ottima occasione per fare il pieno di buone ragioni e di voglia, insieme a quelle icone del tremendismo che parteciperanno all’evento.

Non è questione di asfissiare i giocatori, ma di aiutarli a ritrovare sé stessi, perché il Toro vero non molla mai.