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mondo granata
di Guido Regis *
La gente granata, con le dovute, rare per quanto tristi eccezioni, è composta da persone con gli attributi, che non si scoraggiano,...
"di Guido Regis *
"La gente granata, con le dovute, rare per quanto tristi eccezioni, è composta da persone con gli attributi, che non si scoraggiano, lottano con lealtà abiurando i compromessi, non mollano ne si piegano anche di fronte a palesi inferiorità o ingiustizie, non si aggrappano a scuse, amano la verità e la perseguono anche quando può rivolgersi contro i propri interessi.
"Questa gente granata non può più accettare le pantomime stucchevoli che si verificano da troppo tempo ormai, prima, durante e dopo ogni incontro di questa squadrucola ridicola di ominicchi.
"Il termine che tempo fa ho coniato per loro, rifacendomi a Sciascia e che è stato adottato in seguito anche da ben più autorevoli firme, non è passibile di alcuna scandalizzata e scandalosa rimostranza.Definisce perfettamente, persino in modo nemmeno troppo pesante, questi giovanotti e chi li dirige, praticamente ad ogni livello.
"E invece no. Ogni volta che si pone un problema di qualsiasi genere ed in qualsiasi campo, dai rapporti con la tifoseria, con i media, alle scelte tecniche, dagli aspetti politico – economici a quelli atletici, sostanzialmente in tutto ciò che è inerente direttamente o indirettamente alla gestione di questa squadra, li scopri dirigersi praticamente sempre dove gli interessi personali levitano, le competenze languono e, se ci sono, difficilmente presentano tinte di un granata vero, forte, intenso.
"La cosa che meglio sanno fare è, a turno, giustificare con la sfortuna un ormai triennale fallimento, o ritenere che le soluzioni si possano trovare in sporadiche decisioni, nemmeno troppo d’effetto, come esoneri e richiami di allenatori, preparatori e direttori sportivi. Anch’io a volte ho partecipato a questa gara, un po’ per convinzione (non nego l’evidenza) molto per provare a sostenere e non infierire.Ora non riesco più.
"Una nota persona a me cara diceva, dopo oltre una decina di partite di questo campionato, che non era ancora riuscito a costruire una squadra.Premesso che questa persona essendo stata, seppur a singhiozzo, parte integrante della società, ha avuto tutte le sue responsabilità nel non esserci riuscito, se non altro aveva centrato uno dei problemi e, a suo modo con le limitate possibilità concesse, stava provando a risolverlo.
"Per esperienza diretta vi posso dire che quei signori, che io stesso detesto e vorrei veder sparire dalla faccia del pianeta calcio, per quanto consci di avere un ipotetico “nemico” di fronte, sanno “utilizzarlo” nei momenti di difficoltà, mettendolo nelle condizioni di esprimere la sua professionalità a loro favore, traendone paradossalmente beneficio seguendo le sue indicazioni con riconoscenza.
"Così operano questi signori, in ogni campo. Sanno da chi, come e dove devono andare per avere il massimo. Sanno quali amicizie allacciare e quali evitare, in ogni campo che interessi la loro squadra ed il business che le ruota attorno. Certo è noto che non sono immuni da qualche inciucio, da qualche raccomandazione, da qualche sudditanza genetica o da spinte provenienti dai salotti, ma sanno gestire bene anche queste situazioni.
"Ed ecco; riemergono dopo essere stati castigati ( magari non nel modo pesante che avrebbero meritato e comunque meno destruente di quanto sia capitato a noi) e riescono a tornare in alto anche con una squadra martoriata da infortuni ben più gravi di quelli che hanno colpito il nostro Torello.Ed ecco; crescono ed educano un forte gruppo di giovani che difficilmente troveremo brilli il sabato notte in giro per la città e che sanno già vincere in campo e fuori.Ed ecco; superano brillantemente le polemiche costruite da un loro beniamino “viziato”, facendo gruppo attorno ad un mister esperto e veramente con attributi e stile, senza farsi condizionare ne da ipotetici gufi ne da giornalisti scandalistici che, onestamente, non risparmiano nemmeno loro.
"E’ davvero fuori da ogni logica che questi signori riescano in tutto ciò pur non avendo a disposizione nemmeno un unghia delle potenzialità che ha il Toro nei suoi sostenitori.E’ davvero fuori da ogni logica che un uomo d’impresa esperto non abbia compreso ancora dove andare, perché e con chi accompagnarsi per costruire una società degna di chiamarsi Toro, con tutti i relativi vantaggi che ne seguirebbero.
"Siamo stufi di sentir dire da coloro che ci avviliscono quotidianamente più che “domenicalmente”, non per le sconfitte sia ben chiaro ma per l’evidente assenza di abnegazione ed impegno, che anche loro sono amareggiati, che non sanno darsi spiegazioni, che la prossima volta, sempre la prossima, faranno vedere quanto valgono, che ci tengono e bla bla bla.
"Se è rimasto ancora qualcuno che ama veramente il Toro all’interno di questa società, venga insignito di tutte le responsabilità per provare a cavarci fuori da questa drammatica situazione; gli si dia carta bianca. Giocherà magari anche con le giovanili, sbatterà in tribuna i giocatori privi d’onore, eviterà i tifosi finti e prezzolati, magari finirà lo stesso in B ma avrà fatto qualcosa da Toro.
"E alla fine di questo campionato, per favore, tutti quelli che non hanno compreso cosa significa essere di questa squadra, siano essi recenti mercenari o virgulti ingrati cresciuti nel giovane vivaio (purtroppo ce ne sono di “bambinicchi” anche tra loro), per favore dimostrino almeno di avere una coscienza, pongano una mano su di essa oltre che sul portafoglio e se ne vadano.Anche se moribondo e sanguinante, restituiteci il nostro Toro e non fatevi più vedere.
"* presidente Toro Club CTO "C. Sala"
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