mondo granata

Ricostruiamo il calore

Redazione Toro News

Sono un veterano del Toro, ho 67 anni, "decorato?" col distintivo d'oro e la stretta di mano di Orfeo Pianelli e Ferruccio Novo nel '68, al Teatro Giusti. Mi sento tra i fratelli maggiori di questa famiglia granata, e penso di aver titolo...

Sono un veterano del Toro, ho 67 anni, "decorato?" col distintivo d'oro e la stretta di mano di Orfeo Pianelli e Ferruccio Novo nel '68, al Teatro Giusti. Mi sento tra i fratelli maggiori di questa famiglia granata, e penso di aver titolo ad esprimermi liberamente senza la preoccupazione di apparire stonato o demodè. Sento soprattutto di poter "dire" qualcosa ai miei più giovani fratelli, che sia utile per affrontare col passo giusto il prossimo campionato, la prospettiva, la ricostruzione. Una prima osservazione sui recenti trascorsi. I mugugni e le contestazioni silenziose e non, gli attacchi frontali alla squadra e alla società, ai singoli giocatori ed al Presidente Cairo, non hanno prodotto alcunché, anzi ritengo, ed è questa la mia tesi, che da parte nostra si sia contribuito a danneggiare il Toro. Abbiamo barattato il nostro attaccamento al Toro con un vago e spesso scomposto diritto di critica, abbiamo sostituito il concetto di "maglia attaccata alla pelle" con quello di "Torino piazza difficile". E la squadra ne risente, avverte che la rabbia è rabbia e non più amore. Dobbiamo ricostituire il calore, un calore fiero e cristallino, che faccia da sfondo ai sentimenti più originali e individuali, ma che venga costantemente sentito e vissuto dai nostri ragazzi in campo come una risorsa inestinguibile al di là delle vicende e della categoria di appartenenza. Un ultimo rilievo sento di muoverlo proprio a Toro News, che ha ritenuto di trasformare il tifoso del Toro in abbonato. Perché ci ha chiesto il pagamento di un canone, anziché un contributo di pari importo? E perché non considerare che qualcuno di noi può avere difficoltà a sostenere l'onere anche modesto di un esborso? Con l'affetto forse sconclusionato di chi a mille km di distanza, ogni sabato indossa la sua maglia granata e soffre la sua partita in tv. Forza, piccolo grande Toro! Giampiero De Maggio Risposta:

Caro Giampiero,

sei uno dei fortunati che ha potuto godere dello Spirito Granata vivendolo in prima persona, privilegio che molti giovani non hanno potuto sfruttare: il tuo vissuto ti fa riflettere con estrema lucidità sulla condizione attuale del Toro che non si rispecchia più nè nella Gloria del passato, nè nel calore della tradizione del tifo! La gente del Toro c'è, ma si è assopita nell'attesa che qualcosa si muova e che davvero si torni ad avere dei calciatori grintosi e coraggiosi, in grado di ritrovare quello spirito ormai sepolto nelle pagine della Storia.

Sul tuo appunto alla scelta di TN ti rimandiamo ad un link: è una risposta data ad un lettore qualche tempo fa sulle motivazioni di chiedere un contributo alla nostra unica risorsa: i lettori. clicca qui

Un saluto Granata