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Roberto Cravero
Oggi Roberto Cravero compie 57 anni: il suo è un nome che scalda ancora oggi tutti i tifosi del Torino. L'ex calciatore nato il 3 gennaio 1964 è cresciuto nel club granata ed è quel che oggi definiamo tutti un "ragazzo del Filadelfia". Crescendo in quell' impianto non puoi non innamorarti del Toro e della sua storia e successe anche al giocatore nativo di Venaria Reale che esordì con la maglia granata in occasione di Torino-Como nel 1982, in panchina sedeva Massimo Giacomini e la partita terminò con un pareggio a reti bianche.
Dopo due anni in prestito al Cesena, Cravero tornò in Piemonte nel 1985, dove l'anno successivo fu promosso titolare e capitano da Gigi Radice. Tante gioie, ma anche qualche dolore per l’ex difensore granata. Dalla retrocessione del 1988-89 alla finale beffarda di Coppa UEFA di Amsterdam, i quindici anni vissuti in granata furono per lui una vera e propria altalena di emozioni. Dopo la delusione della finale persa contro l'Ajax nel 1992, Cravero lasciò il Torino per trasferirsi alla Lazio, per una cifra vicina ai 7.5 miliardi di lire. Terminata la breve ma intensa avventura triennale nella capitale però, l'ex capitano granata decise di tornare in quella che sentiva essere la sua casa. Al Torino chiuse la sua carriera da calciatore nel 1998, ma non senza un brivido finale. Il libero infatti, entrò nei supplementari in un amaro spareggio promozione che vide protagoniste Torino e Perugia (1998). Alla fine la squadra di Edy Reja perse ai rigori, con il penalty trasformato da Cravero che non fu abbastanza per i granata.
Nel 1998, subito dopo il suo ritiro, Cravero decise di diventare team manager del Toro fino al 2000 e in seguito Direttore Sportivo dal 2003 al 2005, al fianco del DG Renato Zaccarelli, sotto la presidenza Cimminelli, prima di iniziare la carriera da opinionista sportivo.
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