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Scacciapensieri

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di MARCO PERONI Visto che siamo tutti avvolti nella stessa angoscia… per ingannare l’attesa vi racconterò una favola. E visto che in campo siamo sempre più bruttini, vecchierelli e stanchi, e che la prossima partita...
Redazione Toro News

di MARCO PERONI

Visto che siamo tutti avvolti nella stessa angoscia… per ingannare l’attesa vi racconterò una favola. E visto che in campo siamo sempre più bruttini, vecchierelli e stanchi, e che la prossima partita sarà uno strano misto di Possibile e Impossibile, vi racconterò la favola di un ragazzino bello, bravo e fortunato: pieno di talento e di culo, ma con un fondo amaro nella voce che può renderlo simpatico anche a noi. Ve ne parlo per non dimenticare che una botta di fortuna può sempre capitare, che diamine, e soprattutto perché il suo disco può essere una bellissima colonna sonora per questi giorni. Paolo Nutini nasce nel 1987 in Scozia, in un sobborgo di Glasgow, da papà italiano e mamma scozzese. Inizia la sua carriera adolescente, si fa notare per le angeliche fattezze e le ballate solide come una roccia: Nutini fa le cose facili con stile, ha una voce piena di sorprese e non è l’Artista ragazzino che ti sorprendi a sognare in miniera. Semplicemente, scrive belle canzoni rock e le interpreta con una forte intenzione soul. Con un ricciolo di voce, in coda a un verso, dà il giro a tutto il pezzo, mentre le parole le appoggia in libertà cantando anche le pause. Pennella poco e bene come chi va oltre la cartolina. Insomma, Paolo è giovanissimo ma lavora al suo talento e sa cos’è la disciplina. Cosa ancor più rara, ha un culo pazzesco. Nel 2003 il suo concittadino David Sneddon, vince la prima serie di Fame Academy della BBC (la versione britannica di Amici): viene organizzato uno spettacolo per festeggiare il suo rientro dagli studi della BBC, ma si presenta in forte ritardo ai festeggiamenti. Finchè il DJ di una radio locale, per prendere tempo, sale sul palco e improvvisa un quiz: il vincitore avrà la possibilità di cantare un paio di pezzi. Il giovane Nutini non ha ancora finito di dire alla sua ragazza “neanche morto salirei su quel palco” che si trova a raccogliere l’assist e trasformarlo in rete: eccolo lì, con la chitarra in mano, davanti al suo primo vero pubblico. Lascia uscire la sua voce, si distende, mette fuori quelle sue canzoni piene d’aria fresca e la gente ci spalanca subito le braccia dentro, come nelle migliori favole rock. Fra quella gente in volo c’è pure il suo futuro manager: da lì a incidere quei pezzi a Londra, il passo è breve. Il resto lo farà la rete: i brani sono presto tra i più scaricati, la Atlantic Records mette Nutini sotto contratto e nasce This Streets, il suo primo, buonissimo album da un milione di copie (doppio platino in Inghilterra). Vedremo se questo ragazzo saprà ripagare la fiducia che anche gli ascoltatori più attempati e smaliziati stanno riponendo in lui: per adesso, la sua musica trasforma come niente tre quarti d’ora d’autostrada in un battito di ciglia.Morale: le giocate buone vengono senza pensare troppo e con un po’ di gioia e di disperazione assieme... Vediamo se con questa musica qualcuno ha voglia di portarle in pari!

Io ho cominciato già da qualche giorno. Se vi va, caricate un po’ le pile anche voi.

Un abbraccio a tutti, Marco