Scene da un matrimonio

di Silvia LachelloBuongiorno Toro... lei e lui: tifosi del Toro, sposati da quarantanove anni (hey, l’anno prossimo nozze d’argento!). Buona parte di quei quarantanove anni passati al Comunale, poi al Delle Alpi, infine al Comunello.Per motivi di salute non sono presenti da un po’ di tempo, ma quando c’è la partita... oh, quando c’è la partita staccano il telefono e che nessuno rompa loro le scatole. L’hanno fatto anche l’altra sera, durante Torino-Vicenza.Vivono il Toro in maniera totalmente diversa: lui è più, come dire?... Minimal. Lei è, con estremo rispetto parlando, Animal.Animal nel senso che vive il Toro con tutti i sensi e non lesina di mostrare la parte più istintiva di sé quando è il caso di farlo. L’ho vista con i miei occhi affrontare senza timore tifosi con cui discordava, più alti di lei di circa due spanne. Bene: non è mai uscita sconfitta o derisa da alcuno dei suoi ‘combattimenti’. D’altra parte è una Vera Guerriera: sempre pronta a combattere, a patto che si tratti di una giusta causa.E lui esprime il suo minimalismo con lunghi silenzi, con atroci sofferenze interiori. Talvolta prende di mira un giocatore e non c’è modo per fargli cambiare idea: il colui in causa diventa responsabile di tutti i mali del Toro. Anche se i fatti gli dimostrano continuamente il contrario.Sapete già dove voglio arrivare... lui ha preso di mira Rolando Bianchi. Perché? Non si sa.A nulla son valsi i fatti attuali e passati: si è fissato. Amen: ha tanti pregi, in ogni caso.Mercoledì sera, alla fine del primo tempo, ha deciso di andare a dormire al grido di: “Basta con ‘sto Bianchi...”.Lei ha provato, come sempre, ad aprirgli gli occhi, ma non c’è stato niente da fare e allora ha continuato a guardare la partita da sola.E poi... e poi il rigore, Bianchi, gol.Lei è balzata in piedi e si è scapicollata fino al piano di sopra e... “Bianchi! Ha segnato Bianchi! Tié!”. Dopo di che è fuggita rapidamente verso il piano di sotto per mettersi nuovamente davanti al video. Lui, intanto, dopo aver capito che non si trattava di un terremoto, ma del SUO personale terremoto d’amore, rosicava un po’ e decideva, comunque, di tentare di riaddormentarsi.Alla fine della partita, lei riceveva la telefonata della figlia, quasi una tradizione (la telefonata di fine partita, non la figlia) e, dopo gli inevitabili evvaiiiiii!!!, esclamava fra le risate: “Adesso vado di nuovo a svegliare tuo padre e gli dico che Bianchi ha segnato un’altra volta e marameo!!! Ciao, ciao, vado in missione!”Non ho chiesto quali siano state le reazioni di papà al secondo irruente risveglio, ma quando ci siamo parlati prima di cena mi sembrava allegro e felice.Come? Non vi avevo detto che lei, lui e la figlia sono mia madre, mio padre e la sottoscritta?Ops... che dimenticanza...Buon fine settimana, sorelle e fratelli, e che sia davvero un buon fine settimana... soprattutto, consentitemelo, per quei due di cui sopra che, anche quando la notte è buia e le stelle sono andate in vacanza, riescono sempre a strapparmi una risata e, perché no?, a farmi sentire ancora più orgogliosa di essere del Toro e fortunata per essere capitata in una sana, sanissima, gabbia di matti Granata.

P.S. Ciao Gigi... ciao Gigi quarantatre anni dopo e per sempre...