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Scosse…

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di Silvia LachelloBuongiorno Toro... io mi ricordo che, quando ero piccola, c'era stato il terremoto e dieci giorni dopo avevamo vinto lo Scudetto.Erano tempi, quelli, in cui già divoravo libri e giornali e, di quei giorni di maggio che ci...
Redazione Toro News

di Silvia LachelloBuongiorno Toro... io mi ricordo che, quando ero piccola, c'era stato il terremoto e dieci giorni dopo avevamo vinto lo Scudetto.Erano tempi, quelli, in cui già divoravo libri e giornali e, di quei giorni di maggio che ci separavano da un momento bello, bellissimo, eterno, ricordo le foto della distruzione del Friuli.Fu una specie di presa di coscienza, per me, fu rendermi conto che la Natura sa essere terribile.Ricordo tutto di quel momento. Eravamo in tinello (sì, lo so: solo a Torino si dice tinello... credo che in italiano vero si dica soggiorno, néh?), disposti secondo lo schema-tipo: papà, mamma e io sul divano, mio fratello su una sedia. Guardavamo in tivvù "Il mistero delle dodici sedie" (sì, anche io, talvolta, ho guardato cose alternative alle partite di pallone nel rettangolo magico).Simultaneamente:- tutto inizia a tremare- mio fratello si volta, scocciato, verso papà e gli dice: "Non spingermi la sedia!"- vediamo il palazzo di fronte ondeggiare, poi gonfiarsi e assottigliarsi- esclamiamo tutti insieme "il terremoto!"Non ricordo il dopo... anzi, no: ricordo che il giorno dopo a scuola se n'era parlato a lungo, ma per l'ora dell'intervallo (oddea... si chiamava 'ricreazione'...) eravamo già dimentichi del Friuli e presi dalle solite lotte fra bimbi Granata e gobbetti.A modo nostro eravamo piccoli ed innocui terremoti: non facevamo male a nessuno e crescevamo.Ieri.Ieri c'è stata quella scossa che, orpo, ci ha fatto ballare la rumba per qualche secondo.Stupidamente (o forse no) non ho avuto paura. Ho esclamato qualcosa di irripetibile in questo contesto, ma facilmente immaginabile, e poi ho pensato ai miei figli. Ed ho esclamato un'altra cosa irripetibile (sempre in questo contesto). Lì mi sono davvero tremate le gambe. Sì, sì, lo so: erano al sicuro.Erano al sicuro, ma io non ero con loro. Un terremoto interiore dopo uno geologico: entrambi incontrollabili.Quando sono andata a recuperarli, mi hanno detto di non essersi accorti di nulla: stavano giocando nel prato. Meno male... e poi mi hanno chiesto di raccontare loro i miei terremoti ed ho iniziato così: "Io mi ricordo che, quando ero piccola, c'era stato il terremoto e dieci giorni dopo avevamo vinto lo Scudetto..."La tensione (mia) si è sciolta, loro mi hanno ascoltata sorridendo e, raccontando questa storia lontana nel tempo, ho parlato loro di gioia e di dolore e di Toro.Tra dieci (nove, ormai) giorni non vinceremo lo scudetto, ma si è rinnovata la bella usanza di raccontare le storie, quelle vere. Noi lo facciamo spesso e sapete una cosa? Abbiamo voglia di vedere come andrà a finire. Se finirà. E se non finirà, ci sarà materiale per raccontare storie ad altri che le racconteranno ad altri ancora e così via, così via...Cronaca di un giorno in un cui c'è stato il terremoto e mi sono ricordata di quando ero piccola e l'ho raccontato ai miei piccoli e il Toro era grande e, in fondo, se abbiamo ancora voglia di parlarne... forse non è proprio così piccolo.Buona settimana...silviatoronews@gmail.com