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mondo granata
Domenica 27 Marzo, subito dopo aver tirato un piccolo sospiro di sollievo per la fine del momento più nero della storia cadetta del Toro (mai si erano viste quattro sconfitte consecutive), la tifoseria granata tratteneva un fiato ben più grande: era il giorno numero 5000, ed era anche l'ultimo. Di cosa?Era il 10 Aprile del 1998 quando, su mandato di Diego Novelli, veniva abbattuto il Filadelfia. 5000 giorni sono passati senza che nessuno, tra le istituzioni, muovesse un dito; la distruzione, poi i supermercati, i palazzi, le ipoteche. 5000 giorni di vergogna. Cinquemila giorni in cui un monumento (non é un'opinione dei tifosi, ma della Soprintendenza ai Beni Artistici e Culturali) ha dovuto subire l'onta non di qualche piccione irrispettoso, come accade a tanti monumenti, ma quella della sterpaglia, della spazzatura, dell'abbandono.5000 giorni in cui le istituzioni hanno perfino cercato di nasconderlo alla vista, rendendosi evidentemente conto della vergogna che rappresentava. In cui si é tentato di farne dimenticare l'esistenza, non parlandone, dedicando attenzioni (e denari) a qualsiasi cosa che non fosse il Filadelfia. 5000 giorni in cui qualcuno, un manipoli di persone, ha cercato con le sole proprie forze di lenire quella ferita suppurante, con sudore e amore.Al giorno 5001, il medico al capezzale del Fila ha detto non che é tutto finito, ma che il male non é incurabile, non più: c'é una cura. Ora, bisognerà somministrarla, e da ieri é iniziata la degenza.Il giorno 5001 é quello in cui é nata la Fondazione che lo curerà. C'é tanto lavoro da fare, tante difficoltà da superare, tanti dettagli da sistemare; ma da ieri, si può; prima, non c'era da fare altro che immaginare, parlarne in linea teorica, e attendere. E si é atteso. A lungo, lunghissimo. Si é atteso per 5000 giorni.
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