mondo granata
Sempre avanti…
di Giacomo Serafinelli
Buongiorno Toro...c'è chi dice che troppe emozioni posson far male. Nessun problema, venerdì scorso i tifosi granata non hanno corso questo rischio.
La partita di Modena non ha regalato sussulti. Dopo il vantaggio piuttosto casuale dei padroni di casa è arrivato il gol del solito Rolando Bianchi imbeccato da Ogbonna in veste di terzino destro;
ottima la prestazione di Angelone, che si è dimostrato abilissimo anche se schierato in una posizione non sua. Sempre più grande.
La partita si è trascinata su ritmi bassi ed alla fine il risultato ha scontentato tutti, sia i modenesi che vedono sfumare la possibilità di agganciarsi al treno ply off, sia i granata, che sono stati scavalcati dalla Reggina e rimangono attaccati all'ultima posizione utile per giocarsi il mini torneo di giugno.
Undici punti in cinque partite sono un buon bottino, ma dispiace vedere come il Toro, dopo la scoppiettante vittoria di Ascoli, non sia più riuscito a non subire reti. Almeno una volta a partita, da allora, Rubinho ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco.
Non credo che sia passato il positivo effetto shock del ritorno di Lerda, e sono convinto che i ragazzi credano nell'obbiettivo della serie A e lavorino seriamente per raggiungerlo, ma di sicuro occorre ritrovare quella concentrazione che è necessaria per evitare di cadere nei soliti, banali errori difensivi.
Inoltre bisogna riacquisire la necessaria cattiveria sotto porta, perché non si può addossare sul solo Bianchi l'onere del gol.
Infine, occorrerebbe che i giocatori venissero schierati, per quanto possibile, nel loro ruolo, e che si concedesse un po' di panchina a chi è fuori forma e palesemente avulso dal gioco.
Come saprete, in questa rubrica parlo di giocatori, allenatori e moduli, mentre (per scelta) non faccio riferimento agli arbitri. Stavolta però devo fare un'eccezione. Non per criticare, ma per suggerire caldamente all'arbitro di Modena-Toro di farsi prescrivere un bel paio di occhiali da vista: ve ne sono di molto belli e di tutti i prezzi. Ritengo necessaria questa misura correttiva delle diottrie, in quanto credo che solo la giacchetta nera in questione non abbia visto l'abbraccio insistito e per nulla tenero che un difensore modenese ha riservato a Pagano all'interno dell'area di rigore sugli sviluppi di una punizione battuta da Sgrigna. Per carità, magari un rigore non avrebbe cambiato il corso del nostro campionato, ma se c'è un regolamento, perché non applicarlo?
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