Sergiu Suciu, centrocampista romeno classe 1990, ha giocato nel Torino fin dai tempi delle giovanili, collezionando anche 6 presenze in prima squadra, dove è rimasto fino al 2013.
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Sergiu Suciu: “Il gol a Marassi, che ricordo. Toro, allo ‘Scida’ non è facile”
Per lui anche una parentesi con la maglia del Crotone, nel campionato di serie B 2014 /2015, mettendo insieme 30 presenze. Attualmente milita in Lega Pro nel Pordenone.
Ciao Sergiu, partiamo dall’esperienza al Toro: forse la più significativa della tua carriera, non è così?
Non posso dire di essere granata fin dalla nascita, ma con gli anni sono diventato un super tifoso del Torino. Qui mi hanno insegnato a diventare un calciatore professionista, e per questo sarò sempre grato a questa piazza.
Il momento più bello in granata è stato forse il gol alla Sampdoria a Marassi, nell’autunno del 2011 in serie B con Ventura, giusto?
Non solo, quello è stato il momento più bello di tutta la mia carriera. Ho sempre sognato di giocare in prima squadra con la maglia del Toro e di segnare, e sono riuscito a farlo in una partita così importante.
A Crotone invece come ti sei trovato?
E’ stata un’esperienza molto positiva. In Calabria sanno fare calcio, il presidente Vrenna e il direttore sportivo Ursino sono molto competenti, ogni anno cambiano molto ma riescono sempre a portare a bordo elementi di valore.
A Pordenone invece, sabato contro la Reggiana, hai segnato il tuo primo gol con la maglia dei Ramarri, una rete stupenda, giusto?
No, diciamo che ho trovato l’inserimento giusto, i complimenti vanno fatti all’autore dell’assist.
Tornando al match di domenica, la squadra di Mihajlovic arriva da un grande momento, mentre per quella di Nicola la classifica è quantomeno deficitaria: che partita dobbiamo aspettarci?
Sicuramente il Torino è favorito, per la storia, la tradizione e gli uomini in campo. Tuttavia i rossoblu avranno dalla loro parte il fatto di giocare allo Scida, uno stadio in grado di dare quella carica in più e dove tra l’altro hanno centrato la prima vittoria in A contro il Chievo. Inoltre il Crotone, nonostante la situazione difficile, è vivo, come ha dimostrato anche a San Siro contro l’Inter, dove ha resistito e tenuto bene il campo fino a dieci minuti dalla fine. I giocatori, l’allenatore e i tifosi hanno il diritto di credere nella salvezza e , in ogni caso, da quelle parti non capita tutti i giorni di essere in serie A, per cui devono godersela e mettercela tutta.
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