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All'età di 88 anni si è spento ieri, presso la sua abitazione torinese, l'imprenditore Luigi Giribaldi, che tifosi del Torino ricorderanno per aver tentato l'acquisto dal Tribunale di Torino delle quote societarie del Torino Calcio, sequestrate all'allora Presidente Roberto Goveani. Erano gli anni d'oro della sua "Traco", l'azienda di autotrasporti poi successivamente venduta a peso d'oro alla multinazionale TNT, ed il blitz fallito alla società granata fu uno dei pochi affari andati male all'imprenditore, nato a Casalmaggiore e, dai primi anni 2000, in "esilio dorato" a Monte Carlo.Pochi sanno, però, che la Traco non è stata una sua invenzione, ma divenne il leader di quella che, nel dopoguerra, altro non era che una piccola ditta di trasporti nel milanese, sposando la figlia dell'allora proprietario, e gestendola nel migliore dei modo fino a trasformarla nel marchio leader nel settore, guadagnandosi, negli anni, la nomea del "Torinese più ricco dopo Agnelli" e concedendosi anche numerose scorribande nel mondo della finanza che conta (leggendario anche un suo fruttuosissimo investimento negli anni '80 in azioni della CIR di Carlo De Benedetti).Non a caso, da molti venne identificato più come un finanziere di assalto che come un Imprenditore vecchio stampo, ed effettivamente gli ultimi anni della sua vita sono stati dedicati alla gestione dei numerosissimi investimenti, mai finalizzati al controllo delle società ma sempre alla realizzazione di buoni profitti, ed addirittura nei primi anni del nuovo millennio si parlò di lui come uno dei soggetti interessati ad un ipotetico assalto niente di meno che alla Fiat! In realtà, Giribaldi ha vissuto il suo ultimo decennio a Monte Carlo, collezionando automobili ed orologi di prestigio. senza mai smettere di seguire la squadra per cui tifava fin da bambino, quel Torino che non riuscì a rilevare, vedendosi superare nelle preferenze del Tribunale da Gianmarco Calleri. Chissà, forse il corso della storia granata sarebbe stato diverso.La redazione di TN si unisce al cordoglio di parenti e amici. Diego Fornero (twitter: @diegofornero)
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