Buongiorno Toro...dunque la bella stagione è finita. Beh, non proprio: il calendario ci regala altre due settimane d'estate, ma tutti noi sappiamo che qualcosa sta cambiando, ce lo dicono alcuni elementi ben precisi che si ripetono fin dai tempi della scuola. Le giornate si fanno più corte, quando si esce la sera conviene sempre essere muniti di maglioncino, le città si ripopolano, le ferie finiscono e gli studenti cominciano a sentire le farfalle nello stomaco, preludio ad un altro anno scolastico fatto di lezioni, interrogazioni e compiti in classe. Ma c'è un ulteriore segnale inequivocabile presente nel nostro dna di malati di calcio: ricomincia il campionato. Ritornano gli arbitri, i guardalinee più o meno ipovedenti, i rigori su cui discutere per una settimana, i gol fantasma, (problema, quest'ultimo, che ritengo assurdo e che dovrebbe essere risolto quanto prima facendo uso della tecnologia) i campi infangati e gli ombrelli aperti sugli spalti, le interviste banali a personaggi banali e quelle illuminanti a personaggi illuminanti. Tornano i recuperi di sei minuti, i cambi azzeccati, i giocatori che uscendo danno calci alle borracce e pugni alle panchine, i presidenti mangia allenatori e gli allenatori sempre in bilico. Ma per noi che abbiamo la fortuna di essere granata torna lui: il Toro. Quanta gioia mi dà ritrovare quelle maglie, fratelli, e che voglia di vederle vincere.
mondo granata
Si ricomincia
di Giacomo Serafinelli
Per quanto mi riguarda, sono felice di tornare a scrivere “cappuccini” e di poterlo fare sapendo che il neo azzurro Ogbonna e il capitano Rolando Bianchi sono ancora con noi. In questo momento non mi va di parlare di situazioni di mercato né di cifre; del resto lo ha fatto abbondantemente ed in maniera esaustiva questa testata. Mi basta sapere che due campioni desiderati da molte squadre italiane e non, giocheranno ancora con noi. Ovviamente starà a loro ripagare sul campo la stima e l'affetto di cui sono stati ricoperti dai tifosi, ma sono certo che questo avverrà quanto prima.
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