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mondo granata
Gentili e cari amici miei bianconeri, mi tolgo due-tre sassolini dalle scarpe....Intanto rido, come ho sempre fatto del resto, anche su battute pesanti che a voi erano permesse mentre io, invece, non dovevo replicare. Siamo arrivati tra amici a veder separatamente le partite trasmesse da Sky perche' mentre il Toro giocava e "faceva pena e non si puo' vedere" come dicevate, le belle entrate spaccagamba (Mudingay)andavano bene e guai a far commenti, mentre la mia squadra soffriva in questo inverno pagando dazio alla sua morte e resurrezione e io mai come allora la amavo (poveri sfigati era il commento...). Dovevo assistere alla vergogna di un vostro ottavo di finale passato in modo ridicolo e sentire raccontare di grande calcio? O sentirvi banfare: "Obiettivo la champions leaugue, quest'anno l'abbiamo già vinta”. Peccato io sia granata e atleta forse per questo parlo sempre dopo e non sopporto gli arroganti, forse per questo tifo una passione e un amore non uno sterile organigramma societario con uno splendido store in centro a Torino ma che vieta gli allenamenti ai suoi tifosi! Sono stata ad Orbassano due volte: la prima un amico mi ha spinto verso Rosina Balestri e Cairo per relativa foto, nella seconda sporgendomi dalla tribuna ho visto Fantini solo che aspettava e alzando gli occhi mi ha salutato educato, e gentile. Un campione se non e' prima un uomo, puo' aver la faccia di Beckam e i piedi di Ronaldihno ma non mi dice nulla....Questo e' lo stile granata, lo stile che vivo e son felice che Cairo parlianche dopo le sconfitte, sono fiera che De Biasi avvilito e contestato risponda sia con le interviste che con il suo lavoro. Questo e' il mio stile, con la lotta per il nostro campionato ancora in corso e in piena volata come sognavamo. Non conta per me ammazzare un campionato ma ammazzare i propri demoni che nei momenti peggiori spingono a cadute di tono e stile che, mi spiace, marchiano per sempre una persona, una squadra, una societa'. Oggi sorrido per il Mio Torino, e il mio stile e' così diverso dalla banalita' che son molto piu' felice per i traguardi nostri, che per le meschine truffaldine prezzolate ma meritate disgrazie altrui.Silvia Ferrera
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