In questa mattina grigia ma grigia forte, mi permetto di farmi un piacere utilizzando l’articolo per una segnalazione a cui tengo molto. Come qualcuno di voi sa, spesso me ne vado in giro a raccontare fatti, aneddoti, vicende biografiche le quali – una sull’altra – facciano venire fuori un pezzo della storia italiana. Ci chiamiamo Le Voci Del Tempo e abbiamo scelto di usare come strumento privilegiato le canzoni. Il fatto è che domani sera presentiamo per la prima volta lo spettacolo su Gigi Meroni.Ognuno dei nostri protagonisti è raccontato in quanto interprete speciale di un periodo storico: mentre Adriano Olivetti (a proposito: non era il presidente del Milan) e Andrea Pazienza diventano il grimaldello per capire rispettivamente gli anni Cinquanta e gli anni del cosiddetto “riflusso” (a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta), con il nostro amato Luigino la scommessa è quella di alzare il velo su anni che furono “favolosi” ma troppo spesso ancora bacchettoni.Mi hanno sempre colpito molto le personalità che in qualche modo anticipavano il proprio tempo, cogliendone istintivamente le complessità e incarnando sintesi che ancora gli altri non potevano capire. Il nostro caro Luigi era sempre a cavallo di qualche contraddizione: inviso alla cultura ufficiale del pallone. Perché era un capellone, certo, ma forse ancor di più perché era inattaccabile professionalmente. Ha scritto bene Nando Dalla Chiesa:
mondo granata
So much younger than today
“Il sistema calcio lo sentiva “diverso” più di quanto facesse con calciatori arroganti, scorretti o addirittura invischiati nel giro delle scommesse clandestine. Il sistema viveva queste categorie di giocatori come più “regolari” di Meroni. La regolarità spesso non si misura con il rispetto delle regole, ma con il grado di conformismo mentale. Anche nel calcio, il potere accetta più volentieri la disobbedienza verso le leggi che verso la cultura dominante…”Ecco, di questo e altro parleremo domani sera, con tutto il rispetto e il divertimento di cui saremo capaci. Ci sarà anche una bellissima mostra di Riccardo Cecchetti, fratello granata e marchigiano che già collaborò con Frigidaire, con immagini mozzafiato del nostro Gigi...
Se vi va, veniteci a trovare. Siamo al Circolo degli Amici di Colleretto Giacosa, in via Ribes 2, a pochi minuti dal casello autostradale di Ivrea. Di solito attacchiamo verso le dieci. Un abbraccio a tutti, Marco
© RIPRODUZIONE RISERVATA