mondo granata

Sondaggio. Comotto, Sereni e Barone salvano l’onore

Redazione Toro News

di Salvatore D'Arienzo

 

Nonostante la brutta sconfitta e il secco 0-4 subito in quel di S. Siro contro la corazzata Inter, vi abbiamo chiesto nel nostro...

"di Salvatore D'Arienzo

"Nonostante la brutta sconfitta e il secco 0-4 subito in quel di S. Siro contro la corazzata Inter, vi abbiamo chiesto nel nostro sondaggio quali prestazioni avreste salvato in casa granata. E’ chiaro che parlare di migliore in campo risulta difficile dopo una così netta affermazione degli avversari, ma ci sono da considerare almeno due fattori di estrema importanza, che hanno portato a questo risultato: in primis, la schiacciante superiorità dell’Inter, non solo nei confronti del Toro, ma di tutte la squadre in serie A e forse da quest’anno anche in Europa. Seconda cosa da considerare, è l’episodio che ha deciso la partita e cioè il penalty dubbio, per non dire inesistente, assegnato ad Ibrahimovic che, dopo un’ ottima mezz’ora del Toro, ha dato il là alla vittoria meneghina, legittimata nella ripresa. E’ proprio in questa prima mezz’ora, giocata alla pari con i campioni d’Italia, che il Toro ha fatto vedere le cose migliori. In particolare, apprezzatissimo da voi tifosi il capitano Gianluca Comotto, che vince il sondaggio con il 36% dei voti. Insomma, se non è l’arbitro Saccani a render giustizia a quel suo grande intervento in area su Ibra ci pensa il popolo granata a farlo. Come tutti i grandi interventi difensivi, il gesto del terzino è chiaramente al limite della regolarità, ma non la oltrepassa. Lo spilungone svedese dell’Inter è in anticipo sulla palla e pronto a calciare a due passi da Sereni, ma il capitano granata riesce nell’impresa di strappargli il pallone dai piedi con un gesto tecnico da manuale del perfetto difensore, ma l’arbitro non la pensa così e, sicuro della sua decisione, decreta il rigore e la condanna del Toro. Al di là del singolo episodio, gioca una partita esemplare nel primo tempo, per poi calare nella ripresa insieme a tutta la squadra inghiottita dalla marea interista. Sfiora anche il goal su un tiro cross non controllato da Julio Cesar, sempre primo in generosità e ardore agonistico, contiene bene anche in fase difensiva il forte brasiliano Cesar. Insomma, il solito capitano idolo della Maratona, peccato non basti.