- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
mondo granata
Leggo in questi ultimi tempi delle critiche nei confronti di De Biasi. E’ evidente che quando la squadra non gira e non fa risultati l’indiziato n° 1 è sempre l’allenatore. E’ anche evidente...
"Leggo in questi ultimi tempi delle critiche nei confronti di De Biasi. E’ evidente che quando la squadra non gira e non fa risultati l’indiziato n° 1 è sempre l’allenatore. E’ anche evidente che ci potrebbero stare delle domande che non hanno trovato adeguata risposta. Ma è pur vero che il mondo del calcio è strano e contraddittorio e quindi, personalmente, non sono completamente d’accordo con queste critiche. Intanto cominciamo dall’inizio. Eh sì perché i racconti vanno letti dall’inizio.
"Finita la scorsa estate la lunga ed estenuante storia di un Torino Calcio che chiudeva i battenti dopo 99 anni di travagliata vita, finalmente, le speranze di un futuro sereno, pulito e rinnovato disegnavano le linee delle nostre aspettative. Nel momento che prendevamo coscienza e speranza di ciò, la realtà ci diceva che mancavano sette giorni all’inizio del campionato. Acquistavano i giocatori che non sapevamo fin quanto ci avrebbero potuto rassicurare e, comunque, stava iniziando un’avventura piena di oggettivi rischi. La Società, ci raccontavano, era credibile e il suo Presidente veniva accolto ed osannato come un Papa. E con lui veniva alla ribalta quel De Biasi che, a suo tempo, lavorava a tempo pieno, di notte e di giorno. Infine la formazione è stata fatta e la prima uscita di campionato è stata una vera sorpresa per le belle cose che la squadra è riuscita ad esprimere in campo. Quasi un miracolo per il poco tempo a disposizione e per la frenesia del lavoro preparatorio. Ma questa bella sorpresa si è ripetuta per settimane e settimane fino a portare un bel mucchietto di punti. Qualche infortunio e la naturale stanchezza per non aver effettuato una preparazione giusta, ha spinto la Società a ritornare sul mercato per rinforzare alcuni ruoli tecnici privi di ricambi validi. E da questo momento che a molti tifosi De Biasi ha iniziato a non piacere più.
"Non piace perché gli si imputa la scelta di giocatori non del tutto giusti, non piace perché non riesce a far mantenere i risultati su livelli accettabili, non piace perché il gioco della squadra sembra aver accusato una involuzione. Tutte cose che posso condividere, ma che non mi convincono completamente. E’ un caso che per metà campionato la squadra aveva schemi e gioco e che adesso sembra aver perduto? Penso di no. Quali disturbi potrebbero essere sopravvenuti che hanno ostacolato il normale prosieguo del lavoro? Non è dato sapere e comunque le voci e le congetture nonché gli attacchi gratuiti ( vedi le interviste di Marazzina ) rimangono tali e non aiutano a superare una evidente crisi di nuova identità.
"Ci può stare anche che una persona, come ognuno di noi, possa non essere perfetta. La perfezione non è mai richiesta, e di perfezione parlo perché quando ci si pone a giudice spesso ci attraversa appunto un fremito di perfezionismo. Lavori tranquillo e determinato De Biasi che se sono chiacchiere lui non le può ascoltare, perchè a chi lavora sono precluse. Ma d’altro canto chi fa esercizio di approfonditi e prematuri giudizi si ricordi che questo è il tempo del sostegno. Altri erano i tempi della polemica, altri i tempi di una contestazione qualche volta trasformata in un legittimo sostegno per amor del Toro. Poi tutti sappiamo come andò a finire. Oggi è un'altra storia, la credibilità e la fiducia è tutta nuova. Non solo per Cairo, ma anche per De Biasi.
"Luigi Adriani
© RIPRODUZIONE RISERVATA