D'accordo, la migliore difesa è l'attacco, ma quando si esagera si rischiano gli autogol. E' quanto ci pare sia successo stasera al sindaco Chiamparino e all'assessore allo Sport Montabone, che per minimizzare i problemi di domenica sera sulla gestione dell'Olimpico sono scivolati su terreni pericolosi. Sentite un po' qua:
mondo granata
Stadio, il sindaco attacca Cairo!
Oggi dopo la riunione della Giunta comunale il sindaco Sergio Chiamparino e l'assessore allo sport Montabone hanno affrontato l'argomento stadio: "Se il Torino vuole giocare al Delle Alpi - ha affermato il sindaco - ne parli con la Juventus e trovino un accordo per realizzare insieme un piano d'investimenti per la manutenzione ordinaria e per attrezzare l'impianto alle normative del decreto Pisanu". Poi l'affondo del primo cittadino: "Non è più ammissibile che Cairo usi i toni di chi rivendica come se fosse stato turlupinato. E' un atteggiamento che mi infastidisce, d'altronde nessuno ha costretto il Torino a giocare all'Olimpico'.
E' giusto il caso di ricordare che il presidente granata non sia mai ricorso ad espressioni che vadano oltre a "uno stadio troppo piccolo", dunque non si capisce da dove nasca il fastidio del sindaco, che invece dovrebbe preoccuparsi di quello di centinaia di tifosi costretti ad assistere alla partita con gravi problemi di visibilità. Intollerabile e "fastidioso" per il Comune dovrebbe semmai essere il fatto che alle persone diversamente abili siano riservati posti insufficienti e con palesi barriere architettoniche. Ma anche su questo punto Palazzo Civico ha preferito glissare: "La causa della scarsa visibilità - ha affermato Montabone - è dei cartelloni pubblicitari troppo alti, non certo delle transenne. E' un problema che devono risolvere le società di calcio". A noi risulta che le cose stiano in maniera diversa. Di sicuro si annuncia una lunga battaglia per mettere tutti i tifosi in grado di seguire dignitosamente una partita di calcio.
Anche sulla questione Filadelfia il sindaco non ha risparmiato critiche: "Cairo non ci ha ancora detto se il Torino intende fare parte della fondazione che stiamo mettendo in piedi e per cui il Comune ha gia' messo a bilancio 7 milioni di euro". "Se la società non parteciperà al 51% - ha continuato Montabone - la città realizzerà la parte storica e museale e ci sarà meno spazio per i campi di calcio".
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