mondo granata

Standby

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di Silvia Lachello
Redazione Toro News

Buongiorno Toro... "ci sono dei giorni che prendono la rincorsa, partono da lontano e tardano ad arrivare. Li aspetti per mesi e poi, improvvisamente, accelerano e te li trovi addosso. Un attimo prima, però, un attimo prima che arrivino, quei giorni di solito rallentano e ti regalano un momento in cui realizzi tutto quello che sta accadendo, come se lo vedessi da fuori per la prima volta. Quel momento lì si chiama vigilia." (*)Quel momento lì si chiama vigilia.La vigilia: il momento in cui rimanere svegli, guardinghi, coscienti, pronti,  il momento in cui prepararsi gli accadimenti.Gli accadimenti: ci sono sempre. A volte belli, a volte brutte, a volte così così. Sicuramente ci sono. Sempre.Sapete una cosa? Io vivo in perenne stato di vigilia. Anche quando non sono sveglia, guardinga, cosciente, pronta... normalmente sonoalquanto stordita, quando si tratta del Toro mi sento sempre in stato di vigilia.Come quando ero piccola e sapevo che, sotto l'albero di Natale a casa della nonna, la mattina dopo la vigilia, ci sarebbe stato un trionfo di scatole colorate da aprire.Anche per quanto riguarda il Toro, devo parlare di scatole... rotte, ça va sans dire, pur sempre scatole.Eppure... boh, dev'essere la follia che è insita in me, ma in un angolino, neppure troppo recondito, della mia lacera anima, sono in standby sulla vigilia di un momento felice Granata da anni e anni e anni.Decenni, oserei direi. Faremo in fretta a giungere al mezzo secolo, o forse più, andando di questo passo.E io sempre in standby.Come le lucine della tivvù, del lettore DVD, del videoregistratore (oh be', noi anziani ce lo abbiamo ancora e lo utilizziamo pure), del monitor del PC.Una lucina rossa persa nel buio della notte.Tante lucine rosse perse nel buio della notte.Costellazioni tecnologiche, ma non per questo meno prive di poesia.Volete sapere un'altra cosa? Chi se ne frega.Di che cosa? Di quello che succede ADESSO.E perché? Perché sto cercando di mettere ordine nel groviglio interiore che il Toro è diventato e, trattandosi di interiorità, provo a non guardare fuori.Guardo dentro, metto in ordine, lucido il mio pensiero antico di vigilia e mi preparo ad ulteriori delusioni e illusioni e, perché no?, godimenti.A volte credo che sia meglio pensare al futuro nel modo più catastrofico possibile: qualcosa di buono, sicuramente, riuscirò a trovare.Avanti con la mia personale vigilia Granata: non ci sono momenti contingenti o pessimisti cronici che mi possano smuovere da essa.Guardo il calendario e, come il gatto del Chesire, sorrido. Manca poco alla vera sofferenza: mi troverà pronta. Sto prendendo la rincorsa da un bel po' e so, sì: io lo so, che prima o poi uscirò da 'sto standby che assomiglia tanto ad un girone infernale dantesco.Io non credo all'inferno, così come non credo al paradiso, ma so che cosa significa essere del Toro. Niente e nessuno mi smuoverà da essere ciò che sono e quindi... e quindi forza Toro.Sì, sì: avete letto bene, ho scritto FORZA TORO.Povera illusa? Sì.Padrona di me stessa? Altrettanto.Amici cari... non si smette di ESSERE solo perché qualcuno sta facendo di tutto perché non SI SIA... mi rifugio nel mio standby e poi... e poi sempre avanti. Sempre.Pensieri in libertà: chi abbia voglia di leggere fra le righe, si accomodi e buon fine settimana...(*) Amnésia, Matteo Caccia e Alessandro Genovesi, più o meno novembre 2008.