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Strega Sorte e Fata Fede

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di Silvia Lachello Buongiorno Toro... c’è un’opera d’arte - a chiamarla canzone o brano musicale mi sembrerebbe di bestemmiare - che ascolto sempre quando viaggio in metropolitana. Si tratta di "Interstellar...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Buongiorno Toro... c’è un’opera d’arte - a chiamarla canzone o brano musicale mi sembrerebbe di bestemmiare - che ascolto sempre quando viaggio in metropolitana. Si tratta di "Interstellar Overdrive", Pink Floyd, Pink Floyd di quando c’era ancora Syd Barrett, Syd il Pazzo, Syd il Visionario, Syd nella cui follia talvolta mi perdo.L’altro giorno, però, non ne avevo voglia: avevo pensieri e nubi sul cranio e volevo dedicare loro tutta la mia attenzione, volevo trovare il modo per ritornare serena.La fronte accigliata mi faceva quasi male, quando sono stata attirata dalla voce di una bambina piccola, avrà avuto quattro o cinque anni, che chiedeva alla mamma: "Mi racconti la storia dell’aereo che è andato giù?"La fronte si è distesa, gli occhi spalancati, le orecchie drizzate, come lupa che sente il passo esitante della lepre nella foresta, ed ho potuto ascoltare queste parole:Sì, tesoro, te la racconto... c’era una volta una squadra ed era la squadra degli Invincibili. Vedi, una Strega cattiva, il cui nome era Sorte, aveva espresso un maleficio sugli Invincibili: essi sarebbero stati tali solo se avessero sempre avuto un pallone da calciare. Una Fata buona, il cui nome era Fede, per evitare che gli Invincibili divenissero Vinti, passava il tempo a cucire palloni di cuoio affinché il maleficio non prendesse forma.Gli Invincibili, pur essendo solo esseri umani, facevano magie ed incantavano occhi e cuori.Un giorno il cielo si fece scuro scuro scuro e la Fata, stanca per aver tanto cucito, si addormentò. Gli Invincibili erano su un aereo e insieme, come insieme producevano incanti sull’erba, si guardarono negli occhi: c’era qualcosa che non andava. Fra le nuvole fulmini e poi tuoni, sempre più forti, sempre più forti.La Strega iniziò a ridacchiare e i suoi striduli versi svegliarono la Fata che, tremando per l’orrore di ciò che stava per accadere, cercò - ahimè, inutilmente - di far rotolare una palla nel corridoio dell’aereo... ma il corridoio era ormai spezzato e gli Invincibili erano divenuti Vinti.La Strega rise così tanto fino a soffocare e da quel giorno la Sorte divenne innocua, nonostante il caro prezzo che venne pagato.La Fata riprese a cucire palloni affinché non accadesse di nuovo una tragedia simile e da quel giorno la Fede fu fatta non solo di sangue ma anche di lacrime.Dai, siamo arrivate: dobbiamo scendere...Le ho viste allontanarsi tenendosi per mano. Dalla giacca della mamma spuntava un maglioncino Granata.Il mio 2012 è iniziato così: auguro a tutti voi la stessa serenità.E sempre forza Toro.N.B. Se per caso la mamma in questione si riconoscesse nelle mie (sue!) parole... mi piacerebbe tanto parlarti, Sorella, e ringraziarti.