mondo granata
di Silvia Lachello
Domenica 29 gennaio 2012Caro Diario,sono iniziati i Giorni della Merla: nevica.Un Inverno normale, finalmente.Lunedì 30 gennaio 2012Caro Diario,qui ai Caraibi non vedevamo la neve da ottocentosessantatre anni, è stato deciso che le scuole rimanessero chiuse.Oltre a bambini festanti in ogni dove, si osserva un crescente vociare relativo all’inclemenza del tempo.D’altra parte è giusto: quando mai è nevicato alla fine di gennaio qui ai Caraibi?Martedì 31 gennaio 2012, Toro-Vicenza 1-0Caro Diario,oggi mi sono avventurata per la strade di Saint Kitts and Nevis: quest’ultimo nome mi sembrava il più consono alle attuali condizioni meteorologiche.Avrei preferito essere nei dintorni del Ben Nevis, ma mi si riferisce che lassù nelle Highlands l’afa la stia facendo da padrona. La cara vecchia Nessie è uscita dal suo Loch e sta nuotando spedita verso il Polo Nord.Ritorniamo a me: auto + neve = scivola scivola scivola.Auto, fai una cosa: rimani lì dove sei fino a primavera... poi ne riparliamo.Guardo fuori dalla finestra ed è tutto incanto, tutta magia.Chissà perché tutta ‘sta gente si lamenta...Guardo fuori dalla finestra e una lacrima mi scorre su una guancia: niente stadio, questa sera.Guardo fuori dalla finestra ed è tutto incanto, tutta magia.Chissà perché tutta ‘sta gente non se ne accorge...Guardo fuori dalla finestra e il Toro ha vinto e, quindi, chi se ne frega.Mercoledì 1° febbraio 2012Caro Diario,qui Giamaica: nevaica, nevaica tantaissimo.Se fossi dalle parti del Ben Nevis (aridanghete con ‘sta Scozia, che noia) festeggerei Imbolc, la Festa della Luce.Roba da Celticchioni... dove mi trovo ora, ai Caraibi giustappunto, si danza il reggae mentre alcuni improvvisano indesiderate tarante sul ghiaccio.È divertente.Anche quando la taranta la faccio io.Peace, snow and music.Giovedì 2 febbraio 2012Caro Diario,nevica.Venerdì 3 febbraio 2012Caro Diario,nevicaSabato 4 febbraio 2012Caro Diario,non nevica più.Domenica 5 febbraio 2012, Brescia-Toro? No.Caro Diario,oggi si gioca, dunque!!!Anzi: no.Che palle.Bisogna fare qualcosa per modificare il clima bresciano.Lunedì 6 febbraio 2012, Brescia-Toro? No.Caro Diario,oggi si doveva giocare la partita che è stata anticipata a ieri che è stata posticipata al boh di febbraio.Che pallissime.Tra l’altro... incredibile! Qui ai Caraibi fa un freddo (zio) cane! Mai vista una roba così! Un vero casino!All’Emporio della Giaccavento c’è stata ressa e rissa. Alcuni son rimasti in maniche di camicia. Da Passamontagne & Sciarponi qualcuno ha gridato al miracolo pensando di aver riacquistato la vista (ahem... l’apertura del passamontagna deve stare sul davanti...), altri hanno improvvisato sciarpate estemporanee per vedere l’effetto che faceva.Martedì 7 febbraio 2012Caro Diario,la mia auto è defunta.Poi si è rianimata.Son bastati centosessantaquattro eurini.Il Dio Denaro.Dea, perdonami, perché non so quel che dico.So anche che ogni tanto parlo a vanvera, che ogni tanto non parlo del Toro, che molto spesso mi domando perché sia più facile ricordare in quale giorgnooraminutosecondo ha segnato il bomber Fanfurletti piuttosto che il grande freddo dell’anno scorso, di quello prima, di quello prima ancora e via andando verso il passato.A proposito di passato... una volta un giocatore della giuve aveva ingoiato una moneta da mezzo dollaro. Noi piccoli Granata - che esseri crudeli (uaz uaz uaz) - avevamo riso tanto.Non per l’episodio in sé, quanto per la dinamica. (*) Ebbene sì, caro Diario: una volta il calcio era uno sport e i calciatori - anche quelli a strisce - degli esseri umani e, in quanto tali, a volte pirla.Poi ti devo raccontare che ogni volta che sento dire la parola allenatore io dico, talvolta a mezze labbra e talvolta a voce alta, Gigiradice e altrettanto accade quando sento dire è stata: aggiungo automaticamente e resterà Granata. Mi è successo giusto l’altro giorno in metropolitana, mentre ero indecisa su quale canzone ascoltare. Ho detto a voce ferma e resterà Granata, intrufolandomi in un dialogo a cui non stavo affatto partecipando, e l’iPod mi ha proposto “In My Life” ed ho dimenticato tutto... anche la neve ed i lamenti delle genti, senza dimenticare le foto che sempre lei - questa cosa bianca che sembra (ORA) infastidire più dell’afa agostana - mi ha concesso di fare: pura beatitudine. Un po’ come il Toro quando è il Toro. Io lo aspetto e, dai, sta arrivando.(*) Archivio de La Stampa: pregasi cercare l’edizione del 18 marzo 1974 della Stampa Sera
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