di Fabiola Luciani
mondo granata
Sulla scopa della Befana gli auguri del 2009
Siamo giunti finalmente alla fine di questo travagliato, per noi, anno sportivo 2008. Un anno vissuto pericolosamente, oserei dire e potendo travestirmi in quella brutta e poco rassicurante figura che nell’immaginazione dei grandi e negli incubi dei bimbi dispensa carbone passando dai caminetti, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, porterei nel mio sacco di iuta dolci a tutti quanti. Sì, un dolcetto colmo d’onestà sportiva anche al presidentino strisciato Cobolli, che ha apertamente dichiarato ai quattro venti che pur di vincere sarebbe capace di tutto, ma proprio di tutto. Già, s’è visto e ormai lo sappiamo tutti; il lupo perde il pelo ma non il vizio!! Dolci illusioni invece ai cugini gobbi che da una vita aspettano di vincere seriamente la Champions, esattamente come il mondo tutto aspetta con ansia la nascita del Messia, che non è il guizzante funambolo del Barcellona.
Ai tifosi, che sono la reale essenza di un gioco che gioco non è, e che finisce per essere l’unico ingranaggio sempre in perdita del sistema, porterei qualche soddisfazione sportiva che non è affatto la solita mal digerita salvezza in extremis. Perché no, fosse anche solo quella stelletta argentata che ci consacrerebbe sceriffi della Coppa Italia. Magari anche uno stadio nuovo come vociferato da Mister X, preferibilmente un Fila comodo e rifatto a nuovo, a misura del Toro e dei suoi tifosi; .. dove poter recuperare quell'identità perduta, magari sotto un unico grande striscione e non quella miriade di pezze che fanno tanto federalismo granata; … dove potrebbe finalmente ridiventare un piacere annodarsi la sciarpa al collo e uscire di casa per il gusto di andare allo stadio; … dove sarebbe possibile abbracciarsi al vicino di seggiolino anche se non lo si conosce senza essere obbligati a parlare cinese e senza essere ricambiati da uno sguardo che fa tanto impiegato delle poste allo sportello da un mese consecutivo;… dove il mitico “Borghetti” ridiventerebbe un rito dei bei tempi e non solamente una tradizione carbonara; … dove al cielo si possano alzare le bandiere e i tamburi possano ritornare a rullare;… dove non esisterebbero classi sociali; … dove si possa andare finalmente in bagno senza che diventi un'operazione per soli uomini; … dove diventerebbe indolore l'aver sostituito con il moderno hot dog il panino con la frittata, sempre che il prezzo sia inferiore al famoso “trilogy” di Bulgari;… poi quelli che al goal dal vivo preferiscono abbracciarsi il termosifone o la lampada a stelo, facciano pure … non sanno cosa si perdono.
Al Presidente Cairo porterei tanta felicità, serenità e la soluzione di tutti i problemi, da condividere con tutti coloro che con il Toro collaborano. Però farei si che, pensando soprattutto al bene primario del Toro e dei suoi eterni tifosi, potesse smetterla di auto-compiacersi dandosi un voto e autoproclamarsi il “Salvatore”, ma portasse avanti il famigerato “progetto” senza più tentennamenti e dilazioni. Una squadra di giovani, un assetto societario adeguato, un vivaio degno di questo nome, un idea di cosa fare del Fila, visto che l’iter burocratico per la ricostruzione è pronto da mesi e almeno un plastico o un disegno su come sarà lo stadio futuro del Toro, che non può continuare ad essere il pessimo e inadatto Comunale. Senza un minimo di programmazione la Serie B sta dietro l’angolo. Anzi no, ad un punto!!
Ai calciatori porterei tanta salute e un po’ più di umanità. Non è affatto piacevole sentirsi osservati sempre dall'alto verso il basso e questo forse sarebbe il primo passo verso un calcio più terreno. Porterei inoltre a costoro la consapevolezza del valore intrinseco che ha la maglia granata che indossano e che troppo spesso viene dimenticato.
Ai dirigenti, agli arbitri, nonché ai guardalinee, porterei quell'onestà che mai hanno avuto.Al signor Collina porterei un po’ di sale in quella zucca vuota, specie quando nella sua ultima dichiarazione e nel disperato tentativo di aggrapparsi a vetri, ha ritenuto di mettere in contrapposizione i misfatti clamorosi di Siena e Bergamo con le valutazioni positive dei suoi assistenti nella convalida del goal di Bianchi ( ?!? ) contro il Napoli. Sigh!!
Alla stampa sportiva e ai media nazionali e non sto a fare i nomi, staccherei quei fili che continuamente li manovrano, a quelli locali regalerei un pochino di unità sotto la stessa bandiera granata, dietro la quale troppi si fanno scudo, esclusivamente per interessi economici.
Già … forse io dovrei volare più alto con la mia scopa e ambire a concetti universali come la pace nel mondo, ma ahimè, ogni giorno che passa, il quotidiano porta via le nostre esigue speranze tanto da farci chiudere sempre più in noi stessi e con sempre maggiori paure. Un conto è sedersi davanti al foglio bianco di Word e cercare di scrivere due righe sull'onda del pathos del match o del patè del pranzo, un altro è essere tenutaria di una rispettabile rubrica su Toro News che è molto più articolato di un blog, dovuto anche dal limitar del tempo a disposizione e dalla voglia di mettere nero su bianco le mie maggiori pulsioni.
Psss … dico a voi! Ultima cosa a Voi numerosi utenti e lettori di Toro News. Un grazie di cuore per i vostri splendidi commenti e ai tantissimi che mi inviano le mail, però basta con questi stereotipi assurdi nel definire la befana una strega vecchia e brufolosa, con lo sguardo cattivo, il naso ricurvo, ed i denti marci, capito? E che diamine!E’ vero che siamo vestite di nero e che abbiamo il capello a punta, ma è solo per sembrare più dark e misteriose, ehhh! Pertanto attenti a chi si cela dietro a questa figura, potreste rimanere sorpresi.
In ogni caso auguri a tutti, chi c'è sempre, chi di solito occhieggia senza rapinare e chi a sua volta rapina occhieggiando, gli amici e i nemici incolori all’inclusive ... e che questo 2009 possa essere finalmente il nostro anno. In fondo diciamo sempre così. Perciò, forza Toro al di là del tempo e dello spazio, unico grande filo conduttore nella vita di molti di noi.Auguri dalla vostra Befana Fabiola e ci risentiamo dopo aver terminato il mio giro in scopa.
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