mondo granata

Testa e cuore

Redazione Toro News
di Silvia Lachello

Buongiorno Toro... ritorno a parlare del Fila perché mi ha colto un pensiero improvviso dopo la partita di venerdì.Finito l'entusiasmo del momento, placata la continua visione del gol di Bianchi, disposto l'animo verso la prossima partita a Trieste... ho pensato che il nostro Rolando, a modo suo, porta con sé la freschezza e l'energia e la forza del Fila quando il Fila era uno stadio e non l'ammasso di rovine che ricostruiremo (perché lo ricostruiremo, proprio così).Strano, davvero strano, visto che il ragazzo probabilmente non ha mai messo piede là e quasi sicuramente non conosce la storia che circonda quel luogo sempre centro dei pensieri di migliaia di innamorati.Bello, davvero bello, sentire questo odore di Fila senza che il Fila ci abbia messo lo zampino.Allora forse si può essere un ragazzo del Fila senza esserlo stato... allora forse l'aria del Fila è qualcosa che si ha o non si ha... allora forse... allora forse alcuni dovrebbero prendere in considerazione di far entrare nel loro modo di ragionare e di agire alcuni semplici concetti, spesso dimenticati, ma di sicura efficacia.Quali? L'umiltà e la caparbietà, per esempio. Poche parole e tanti fatti.Mi si potrà dire che se non serve essere cresciuti al Fila per essere del Fila allora non vale la pena continuare a combattere per riavere la nostra Casa... sbagliato.Vale sempre la pena dannarsi l'anima contro le ingiustizie, SEMPRE.E mentre dagli spalti cercheremo di dare la carica a 'sto ragazzo, a nostra volta continueremo quella che non è una battaglia ma semplicemente la necessità di fare un patto di non belligeranza con un destino che è stato fin troppo inclemente.Non è la fatica che ci spaventa, non difettiamo in quanto ad idee, non ci manca la voglia di proseguire... ed in più siamo così fortunati da avere qualcuno in squadra che ce lo ricorda a suon di imprese... sapete: ne parleremo ancora fra tanti anni. Parleremo del bergamasco dalle parole e dal comportamento onesti."Ti ricordi di quella rovesciata???", diremo... e negli occhi avremo ancora la gioia incredula di chi, ogni tanto, può permettersi di urlare che un futuro c'è. Magari lo faremo proprio là, a Casa nostra... io non smetto di crederci. Facciamolo insieme. Usando la testa. Il cuore l'abbiamo già messo disposizione dell'eternità.