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Ti ricordi di Toro-Aberdeen?

Redazione Toro News
di Silvia Lachello

Buongiorno Toro... lui si chiamava Giulio ed era un Vero Uomo: gentile con chi meritava rispetto, ruvido con chi provava a prendersi gioco di lui o di altri. La domenica giocava al pallone nella squadra del suo paesello e per il resto della settimana coltivava la terra.Il ritmo della sua vita era scandito dal sole: sveglia all'alba e sonno al tramonto. Non aveva mai accettato l'artificio dell'ora legale, ne era anzi infastidito: la posizione del sole bastava ed avanzava per capire in quale momento del giorno si fosse.Smessi i panni del contadino amava mettersi in ghingheri e con quanta cura lucidava le scarpe e sistemava il cappello sulla capigliatura perfetta e liscia per la brillantina.Giulio era un grande tifoso del Toro.Giulio venne rapito alla vita, dopo una lunga esistenza, pochi minuti dopo che il calendario disse: oggi è il 20 ottobre 1993.Era un mercoledì e quella sera si sarebbe giocata Toro-Aberdeen.Per la cronaca: vincemmo 3 a 2, rimontando due gol di svantaggio (ogni tanto lo facciamo).Ricordo che gioii per quella vittoria inaspettata e mi sentii un po' in colpa perché, vedete, Giulio era mio nonno e lo stavo piangendo così tanto che credevo che le lacrime non si sarebbero più fermate. Poi capii che il senso di colpa non c'entrava nulla con tutto ciò, che anche nonno Giulio sarebbe stato felice di quel risultato e che lui si scioglieva nei momenti di gioia delle persone care.Venerdì scorso durante Toro-Brescia Sabrina si è voltata verso di me all'improvviso e, senza motivo, mi ha chiesto: "Ti ricordi di Toro-Aberdeen?""Sì, me ne ricordo, eccome se me ne ricordo...", le ho risposto e seguendo il Toro in campo le ho snocciolato tutta la storia di nonno Giulio.Era come se aspettassi quella domanda da una vita ed è arrivata così, senza motivo alcuno.E per un attimo mi è sembrato che nonno Giulio fosse lì a godersi la partita: sarebbe piaciuta anche a lui.Così... tanto per raccontarvi che il Toro è anche questa cosa qui, questa cosa intrecciata alla mia vita.