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”Tifosi granata..

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"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che...
Redazione Toro News

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

 

Nel mio tempo recente ho avuto occasione a più riprese di guardare dall'interno il gruppo di persone che stanno lavorando per la ricostruzione del Fila e per il Toro in generale.Ho osservato gli atteggiamenti, la testardaggine, la voglia di fare e di costruire, nonostante le difficoltà di una squadra con un appeal molto ridotto, la dirigenza del club che sembra interessata più alla promozione di sé stessa che a quella del club e la stampa italiana e ad uno stato che associa al termine di "tifosi" non il significato di "cittadini italiani appassionati di sport e del loro club di riferimento" ma, alternativamente, di "teppisti ignoranti" e di "utenti da spremere per ritorni mediatici ed economici".Ho osservato la dedizione e, facendo un passo indietro e inforcando un paio di occhiali non granata, ho iniziato a capire che c'è qualcosa che non torna.C'è troppa voglia di fare, desueta in Italia, anche nel settentrione. C'è troppa voglia di ergersi contro le difficoltà, di levare il tram che porta alla mediocrità dai binari ai quali in tanti sembrano volerlo destinare.Deve esserci necessariamente qualcosa dietro tutto questo. Qualcuno che opera per i propri interessi, che finanzia delle persone in qualche modo, che fa credere a tutti che queste persone siano alimentate da una genuina voglia di fare.Una conferma di tutto questo è che all'interno del gruppo di tifosi, addirittura, si nascondono anche dei professionisti, avvocati, architetti, commercialisti che dedicano gratuitamente il loro tempo alla causa granata... com'è possibile? Ma i tifosi non erano solo un branco di pecore che per una manciata di biglietti allo stadio sarebbero capaci di vendere amici e congiunti? Non sono un gruppo di facinorosi senza cervello disposti a credere ad ogni promessa e non in grado di leggere dietro le righe dei giochi politici ed economici?Chissà quali intenzioni sono dietro questi tifosi? Chissà a cosa mirano e quali interessi stanno coltivando...Torno in me e mi rimetto di nuovo gli occhiali granata con i quali normalmente osservo il mondo e riguardo la stessa scena, le stesse persone.E' tutto straordinariamente normale, non c'è nessuno scopo personale, nessun deus ex machina che controlla i tifosi e il loro attaccamento è viscerale e immune da cattive intenzioni.Questi tifosi, quando svestono i loro panni granata sono gente comune, alcuni professionisti di valore, molti altri avrebbero diritto ad un titolo ad honorem per quanto si impegnano. Nessuno di loro ha la sveglia al collo, nessuno di loro è un teppista e anzi spesso sono loro che devono fare da mediatori facendo ragionare chi si arroga il diritto di metterli in disparte considerandoli elementi di secondo piano. Allevano "gagni" sperando di instillare in loro quelle caratteristiche che da sempre ha il tifoso del Toro, dandogli valori umani e sportivi che lo formeranno per l'età adulta, spesso colmando quelle lacune di insegnamento che ormai contraddistingue la scuola italiana.Sono tifosi, e in realtà, c'è effettivamente qualcosa dietro tutto questo.Questo qualcosa non è una mente, ma il loro cuore granata.Leo Daga